“Graziano Maiolino è morto a 21 anni, su un campo di calcetto a Catania, stroncato da un arresto cardiaco. Gli amici hanno provato a rianimarlo in attesa dei soccorsi ma non c’è stato nulla da fare. Si racconta di una scena straziante che si inserisce in un quadro doloroso e malgestito. La struttura era sprovvista di defibrillatore, un dettaglio fondamentale considerato che negli istanti che seguono un arresto cardiaco l’intervento con un DAE è un vero e proprio ‘salva vita’“.
Così Giorgio Mulé su Facebook, deputato di Forza Italia e portavoce azzurro dei gruppo di Camera e Senato. Il politico siciliano ha aggiunto:
“L’ennesima tragedia che forse si poteva evitare somma alle possibili responsabilità dei singoli quelle inescusabili della politica. È ferma infatti da mesi al Senato la Legge ‘Salva Vita’ di cui sono promotore e relatore che istituisce l’obbligo di dotare luoghi e strutture pubbliche (dagli aeroporti alle scuole) di defibrillatori, passata all’unanimita’ alla Camera mesi fa e in attesa che venga eletto il nuovo Presidente della Commissione Igiene e Sanità. Quindi lancio un appello ai colleghi senatori: fate in fretta, fate presto, non c’è altro tempo da perdere, salvare la vita delle persone non puo’ dipendere da questi ritardi“.
LEGGI ANCHE: Addio all’attore Godfrey Gao.

Come riportato su Futurapress.it, il ragazzo soffriva di una piccola cardiopatia, per cui i medici gli avevano intimato prudenza nell’accostarsi allo sport.
“Gli zii ci raccontano che era prudente Graziano, che si fermava durante le partite per misurar le forze, che era accompagnato da compagni che seguivano scrupolosamente le sue pause. Nessuno poteva immaginare l’epilogo tragico che questa storia avrebbe avuto martedì sera, quando colto da un malore, Graziano si è accasciato e ha perso i sensi“, si legge nell’articolo.
LEGGI ANCHE: Per il cuore degli anziani avere un cane fa bene.