Ennesima strage di civili in Siria, dove la guerra civile ha causato oltre 400mila morti e 2 milioni di sfollati.
Almeno 70 persone sono rimaste uccise in un sospetto attacco chimico a Duma, roccaforte dei ribelli siriani nella Ghuta orientale, alle porta della capitale Damasco.
Lo hanno reso noto Al Jazeera e la BBC, riportando le testimonianze di residenti e attivisti.
I White Helmets (caschi bianchi), un gruppo di soccorritori che operano in aree controllate dall’opposizione in Siria, hanno affermato che la maggior parte delle vittime sono donne e bambini.
Al Jazeera riferisce che Moayed al-Dayrani, un residente di Duma e medico volontario, ha detto che il bilancio delle vittime dovrebbe aumentare.
“Al momento stiamo affrontando più di 1.000 casi di persone che hanno difficoltà a respirare dopo che una bomba al cloro è stata sganciata sulla città e il numero di morti probabilmente aumenterà ancora“, ha affermato.
Damasco, riferiscono i media statali, ha negato l’utilizzo di armi chimiche.