Per realizzare il sogno di una bambina basta poco. Se poi unito ad un pizzico di sfacciataggine, come soltanto i più piccini sanno fare, il gioco è fatto.
Lyndsay Simpson, 5 anni, cresciuta a Petersfiel (Gran Bretagna) aveva un desiderio: prendersi cura di un cigno, coccolarlo e accarezzarlo tenendolo in bagno. Non un capriccio, ma il sincero desiderio di una bimba della sua età amante della natura.
E così ha chiesto ai genitori di avere uno di quei meravigliosi volatili. Una di quelle domande a cui è difficile dire di “no”. La nonna ha giocato la carta della credenza popolare dicendo alla nipotina che per poterlo fare bisognava chiedere il permesso alla Regina Elisabetta II. Una piccola bugia a fin di bene, perché in realtà non è così.
“E dove è il problema?“si deve essere detta la piccola Lyndsay, si può sempre chiedere il permesso. Così con l’aiuto della nonna Carol Bax ha preso un foglio di carta e ha scritto alla regina per poter avere almeno per un week-end un cigno tutto suo. Detto, fatto.
Poche settimane più tardi, del tutto inaspettata, è arrivata una lettera di risposta. A scriverla è stata Jennie Vine, coordinatrice per la corrispondenza di Buckingham Palace, che ha detto di aver riportato alcune indicazioni dalla regina: “Sua Maestà mi ha chiesto di ringraziarti per la lettera e di dirti che è un comune malinteso pensare che la regina possegga tutti i cigni del Regno Unito. In realtà, Sua Maestà possiede solo i cigni non marcati in acque libere e ne esercita la podestà solo su quelli di alcuni tratti del Tamigi e degli affluenti circostanti”.
Ma la regina Elisabetta II è rimasta colpita dalla lettera e ha voluto anche invitare la piccola Lyndsay a coltivare la sua passione per la fauna selvatica e per farlo le ha fatto dono di un libretto sul censimento del cigno realeper permetterle di saperne di più. Inutile dire quale sia stata le reazione della piccola.
“Lyndsay era felicissima – ha raccontato la nonna – Non dimenticherà mai più quello che è successo”.