Una speranza in più per i malati di tumore al pancreas, tra i peggiori che esistano.
All’ospedale Molinette di Torino, per contrastare questa neoplasia, è stato scoperto un vaccino risultato efficace nell’aumentare l’aspettativa di vita di animali da esperimento con tumore al pancreas. Un approccio combinato tra nuove chemioterapie e nuovi farmaci immunoterapici.
I ricercatori, guidati dal professor Francesco Novelli, ed i clinici dell’Oncologia del COES lavorano a stretto contatto per individuare molecole presenti nel sangue, i cosiddetti ‘biomarkers’, utili per monitorare l’andamento della malattia prima e dopo la terapia.
“La maggior parte dei pazienti con tumore pancreatico produce anticorpi contro alfa-enolasi ed i ricercatori del mio gruppo hanno dimostrato che i pazienti che hanno anticorpi anti-alfa enolasi nel sangue rispondono meglio alle terapie antitumorali”, ha spiegato al quotidiano La Stampa il professor Novelli.
Analizzando le risposte anticorpali nei pazienti contro l’alfa-enolasi, è stato sviluppato un vaccino risultato efficace nell’aumentare l’aspettativa di vita di animali da esperimento con tumore pancreatico. L’approccio combinato tra nuove chemioterapie, nuovi farmaci immunoterapici e vaccini può rappresentare la chiave per aumentare la sopravvivenza dei malati affetti da un tumore spesso mortale.
Il tumore del pancreas è la quarta causa di morte per cancro in Europa e si ritiene che entro il 2020 supererà il cancro della mammella come seconda causa di morte per tumore.
La maggiore incidenza si registra tra le persone con 60-70 anni d’età. Gli ultimi dati AIRTUM 2017 rilevano che a livello nazionale i nuovi casi attesi sono circa 13.700 con un trend di incremento dell’incidenza tra gli uomini.
Una malattia segnata da un elevato tasso di mortalità: a cinque anni dalla diagnosi solo l’8% dei pazienti è ancora in vita. La maggior parte di loro muore entro i primi due anni.