Chi ha avuto la fortuna di vedere il film Suburra diretto da Stefano Sollima del 2015 e/o la serie prodotta da Netflix (la prima ‘made in Italy’) sarà rimasto senza dubbio artisticamente affascinato dalla superba prova recitazione di Adamo Dionisi, ovvero Manfredi Anacleti, il boss del clan zingaro.
Ebbene, l’attore 52enne, a quanto pare, è calato così tanto nella parte che, nella vita reale, dovrà affrontare problemi seri con la giustizia.
Dionisi, infatti, nella notte di giovedì 6 dicembre, è stato arrestato dopo aver distrutto la camera d’albergo in cui era ospite.
Come si apprende da IlMessaggero.it, “l’artista ha messo a soqquadro l’hotel Salus Terme, un noto albergo termale a Viterbo, dando in escandescenze, devastando suppellettili e picchiando anche una donna che era con lui. Dionisi sarebbe stato sotto l’effetto dell’alcol (champagne)“.

Ora Dionisi dovrà fronteggiare un processo fissato per il prossimo 19 gennaio.
Dionisi – ex capo tifoso del gruppo ultras laziale Irriducibili – è già noto alle forze dell’ordine, essendo stato arrestato per droga.
Ed è stato proprio nel carcere di Rebibbia che ha scoperto la passione per la recitazione.
Insomma, troppo metodo Stanislavskij?