Quattro anni, cinese. Adottano un bambino autistico, ma poi ci ripensano e lo rispediscono al mittente. Come se il piccolo Huxley fosse un pacco postale. Sotto i riflettori per la loro a dir poco leggerezza sono finiti Myka Stauffer e il marito James. La vicenda ha inizio due anni fa, quando ogni piccolo dettaglio veniva postato su Instagram e visualizzato da milioni di utenti.
Dopo una serie di inserzioni pubblicitarie, il piccolo è tornato in Cina. «Lo avete usato solo per le visualizzazioni, dovreste vergognarvi»: la maggior parte dei commenti sono di questo tenore. La rete non ha pietà, se non per il bimbo sfortunato.
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Adottano un bambino autistico ma poi ci ripensano. Adesso il piccolo Huxley è stato affidato a un’altra famiglia, con un trauma in più da dover elaborare e superare. Speriamo che i suoi nuovi genitori siano più responsabili di chi ha preso una decisione importantissima, senza pensare alle conseguenze e alle sofferenze che avrebbero potuto provocare.
La coppia da 700 mila iscritti ha provato a giustificarsi con un video, vista la valanga di critiche ricevute: «Non eravamo pronti. Aveva molte esigenze di cui non eravamo a conoscenza. Abbiamo cercato di soddisfare i suoi bisogni e aiutarlo il più possibile».
E ancora: «Non c’è stato un minuto in cui non abbiamo cercato di fare il nostro meglio. Gli ultimi due mesi sono stati la cosa più difficile mai affrontata prima. Mi sento un fallimento come mamma», ha confessato l’influencer.
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Myka Stauffer, già madre biologica di altri quattro figli, ha espresso le ragioni che l’hanno portata a prendere una simile decisione: «Non abbiamo adottato Huxley solo per mostrarlo pubblicamente. Mostravamo il 5% della nostra vita con lui, le restanti lotte rimanevano private».
«Molti professionisti ci hanno detto che aveva bisogno di aiuto. La nuova mamma ha una formazione medica professionale e una casa attrezzata a dovere. Speriamo che se ne prenda cura come il piccolo merita». Questo però non è bastato a convincere i follower, che sono calati vertiginosamente.
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