Cronaca Social

Adriano Celentano “bacchetta” il nipote sul web

Scaramucce in casa Celentano. Il Molleggiato non ha gradito gli scritti del nipote giornalista. E lo “bacchetta” con un post sul suo blog.

Come sempre, Adriano Celentano non le manda a dire. Il Molleggiato questa volta si scaglia contro il nipote, il giornalista Bruno Perini (figlio della scomparsa sorella Maria), reo di aver scritto una serie di articoli, ma soprattutto una biografia non autorizzata sullo zio (“Memorie di zio Adriano”, Mondadori).

L’Adriano nazionale, con un post sul suo blog, lo “esonera” dal ruolo di biografo ufficiale. Ecco il post.

“Caro nipotino Bruno, ti voglio bene e tu lo sai, anche se nei tuoi articoli quando parli di me e usi l’appellativo ‘zio’, anziché Adriano – come mi hai sempre chiamato-, avverto da parte tua l’accortezza di voler stabilire un certo distacco, in modo che ai tuoi amici arrivi chiaro il messaggio che tu non hai nulla a che spartire con le idee ribelli del ‘parente ingombrante’. E in un certo qual modo potrei anche capirti: essere liberi come lo sono io a volte è ingombrante anche per me”.

E continua: “Per cui è materialmente impossibile che tu possa essere (come vorresti fare intendere) il mio biografo. Dal punto di vista ‘biografico’ ci troveremmo di fronte a un vuoto incolmabile, dovuto alla mancanza di conoscenza che va ben oltre il legame di parentela. Dovremmo dormire abbracciati in un letto matrimoniale almeno per due anni e forse neanche basterebbe. Credimi: conoscermi è davvero difficile e non solo per te, ma anche per me”.

La decisione di scrivere il post sarebbe maturata dopo la pubblicazione di una serie di articoli con la firma di Perini. E la risposta del nipote è arrivata puntuale sul suo profilo facebook. Eccola.

Caro Adriano, anche tu sai quanto ti voglio bene e ti stimo. Ma proprio per questo ci tengo a dire che non ho mai pensato di chiamarti zio per prendere le distanze da te. Nell’articolo sul ‘Fatto quotidiano’ a cui forse fai riferimento dico esplicitamente che in famiglia ti chiamo Adriano. Zio Adriano è un modo affettuoso per far sapere a chi legge qual è il nostro grado di parentela. Non ho mai pensato di essere il tuo biografo ufficiale. Le biografie ufficiali vengono approvate dai personaggi di cui si scrive la biografia e tu non lo hai fatto. Io ho scritto una tua biografia dove c’era una chiave di lettura della tua vita e non pretendo che quella sia l’unica chiave di lettura. Tutto qui. Un abbraccio dal tuo nipotino”.