In molti impianti e dispositivi elettrici si possono trovare un alimentatore oppure un trasformatore. Si tratta di due device molto diversi (il primo può comprendere anche il secondo), sia dal punto di vista tecnico che funzionale, ciascuno deputato ad assolvere una funzione specifica: vediamo di seguito tutto tutto quanto c’è da sapere in merito.
Cos’è un alimentatore e a cosa serve
Un alimentatore elettrico è un dispositivo in grado di convertire la corrente elettrica, da alternata a continua. In sostanza, questo tipo di dispositivo serve ad ‘adattare’ il flusso della corrente alternata – fornita dall’impianto principale di approvvigionamento – per alimentare un altro apparato, come ad esempio un elettrodomestico. Ne esistono di vari tipi, che si differenziano per le prerogative tecniche e funzionali, a seconda del tipo di collocazione, della potenza da gestire o della qualità della corrente da erogare.
Cos’è un trasformatore e a cosa serve
Il trasformatore è una macchina elettrica che funziona a corrente alternata e serve a trasferire la corrente da un circuito elettrico all’altro, sfruttando il principio dell’induzione elettromagnetica. Il modello più semplice è costituito da due solenoidi conduttori avvolti attorno ad un nucleo magnetico: quando il primo solenoide viene attraversato dalla corrente elettrica, nel nucleo si crea un flusso magnetico che induce la tensione elettrica nel secondo solenoide. Esistono numerose varianti di questo dispositivo (rotante, trifase etc.) a seconda delle caratteristiche tecniche e funzionali. Molto spesso i trasformatori si trovano all’interno di un alimentatore quando vi è la necessità di modulare l’intensità della corrente in uscita dall’alimentatore stesso.
Normativa e sicurezza
Trattandosi di dispositivi inclusi all’interno di impianti ed apparati elettrici più complessi e strutturati, gli alimentatori e gli alternatori devono essere omologati secondo le normative in vigore per assicurare il più elevato standard di sicurezza possibile. L’affidabilità del prodotto deve essere il primo parametro da tenere in considerazione quando si acquista un alimentatore, un trasformatore od un qualsiasi altro tipo di articolo elettrico, sia presso un negozio specializzato sia tramite uno store online, come quello visitabile su https://www.ziotester.it.
Anche per questo, è sempre consigliabile affidarsi a figure esperte e specializzate, anche perché i riferimenti normativi in materia sono, purtroppo, piuttosto confusionari. Il motivo principale è che, tendenzialmente, il legislatore individua due categoria di norme: quelle di prodotto e quelle di servizio. Le prime riguardano le modalità di produzione di un determinato articolo, le seconde gli ambiti di utilizzo (ossia individuano tutti gli impieghi consentiti per un determinato dispositivo). A rendere la situazione ancor più complicata è la mancata congruenza del quadro normativo nazionale rispetto a quello europeo: in alcuni casi manca il regolamento europeo e bisogna rifarsi solo a quella italiana.
Per questo, è bene quantomeno accertarsi che l’articolo che si acquista sia contrassegnato dalla marcatura CE per il materiale elettrico; questo sistema di omologazione esiste fin dal 1973 (in Italia è entrato in vigore quattro anni più tardi) ma è stato armonizzato solo nel 2011, quando è stato introdotto il Regolamento 305. Quest’ultimo individua sette requisiti essenziali per la sicurezza di un dispositivo elettrico: resistenza meccanica e stabilità, sicurezza in caso di incendio, igiene, accessibilità d’uso, protezioni contro il rumore, risparmio energetico (e ritenzione del calore) ed utilizzo sostenibile delle risorse naturali.
Queste prerogative sono relative ai cosiddetti “prodotti da costruzione”, ossia quelli destinati ad essere inglobati in opere di muratura e simili, come ad esempio i cavi elettrici. Per quanto riguarda gli alimentatori elettrici e gli apparecchi ad essi assimilabili, il riferimento normativo è costituito dalle norme armonizzate contenute nella comunicazione 2013/C 130/05 del maggio 2013 che riguarda “le specifiche di progettazione ecocompatibile relative al consumo di energia elettrica a vuoto e al rendimento medio in modo attivo per gli alimentatori esterni“.