Le conosciamo, le amiamo, le mangiamo. Sono le ciliegie, piccoli frutti rotondi o a forma di cuore, che possono variare dal colore rosso al giallo. Gli alberi di questo frutto sono originari dell’Europa orientale e dell’Asia Minore e i suoi fiori sono bianchi o rosa, famosi certamente nell’immaginario orientale. Fanno davvero bene alla salute e contengono importanti nutrienti, e probabilmente dovremmo mangiarne di più e tutti i giorni.

Esistono infatti due principali varietà di ciliegie. Le dolci, da consumare fresche o usate per preparare dolci, marmellate e liquori, e le acide, chiamate anche amarene, o marasche, usate per sciroppi e confetture.
Andiamo alle proprietà che contengono. Le ciliegie presentano le antocianine utili contro i radicali liberi (molecole dannose per le cellule e i tessuti). Queste, inoltre, inibiscono l’attività di alcuni enzimi coinvolti nei processi infiammatori.
Le ciliegie sono ricche di fibre e aiutano a prevenire la stitichezza. Possono avere, a seconda della varietà, da 1,5 a 3 grammi di fibre per porzione. Contengono sia fibra solubile, che fa digerire il cibo più lentamente, sia la fibra insolubile che facilita il movimento intestinale.
Questo frutto si trova sui banchi del mercato da maggio a luglio. Per andare sul sicuro, meglio scegliere quelle con il gambo attaccato, più fresche e succose, con la buccia liscia e brillante, più mature e dolci.

Perché è bene mangiare 100 grammi di ciliegie al giorno? Si tratta di circa (o poco meno di) 10 unità, ma è bene non andare oltre questa quantità. Questi frutti deliziosi e salutari, possono avere anche delle controindicazioni se mangiate in quantità eccessive. Alcune delle possibili conseguenze negative possono essere diarrea, gonfiore e meteorismo. I disturbi, però, possono giungere soprattutto nei soggetti che soffrono di sindrome dell’intestino irritabile.
Però, tranne gli eccessi, le ciliegie sono ricche di potassio, ma meglio evitarle se si soffre con i reni o se non funzionano bene. Infatti sono sconsigliate a chi soffre di insufficienza renale grave. Se il nostro sistema intestinale funziona normalmente, questo ritmo giornaliero è ampiamente concesso, rimanendo entro le 2 porzioni al giorno.
Potremmo essere sensibili ad altri frutti che contengono sostanze simili. Per esempio, l’anguria, le more, le mele, le pere e l’avocado. Meglio non combinare nella dieta questi alimenti con i piccoli frutti rotondi. Come conservarle? In frigorifero, in un sacchetto di carta o in un contenitore forato, per evitare si formi muffa. Vanno bene anche congelato e, poi, lavate e asciugate bene per mangiarle fuori stagione.