Arrestato uno dei componenti dell’associazione che in Egitto sta lavorando assiduamente per scoprire la verità sulla morte di Giulio Regeni.
Si tratta dell’avvocato egiziano Ibrahim Metwally Hegazy, fermato domenica sera mentre saliva su un volo per Ginevra (Svizzera), che stava per decollare dall’aeroporto internazionale del Cairo, dove avrebbe dovuto illustrare all’ONU un report sulle sparizioni forzate in Egitto (è anche padre di un ragazzo scomparso due anni fa).
La notizia è stata confermata dall’organizzazione Front Line Defenders.
Il legale è accusato di vari reati, tra cui – come si legge su Repubblica.it.it – la collaborazione con entità straniere per sovvertire l’ordine costituzionalie in Egitto e la creazione di gruppi di persone per sovvertire il governo del presidente Abdel Fattah al Sisi.
Ieri, in audizione davanti al COPASIR (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica), il premier Paolo Gentiloni ha parlato di “dovere di Stato” in merito alla necessità di trovare la difesa sull’uccisione di Regeni.
L’omicidio di Giulio Regeni – ricordiamo – è stato commesso in Egitto tra il gennaio e il febbraio 2016. Regeni era un dottorando italiano dell’Università di Cambridge; fu rapito il 25 gennaio 2016, giorno del quinto anniversario delle proteste di piazza Tahrir. Il suo corpo fu ritrovato senza vita il 3 febbraio successivo, nelle vicinanze di una prigione dei servizi segreti egiziani.