Si chiama Rei. È il cosiddetto ‘reddito di inclusione’ di cui si potrà beneficiare a partire da gennaio 2018. Si tratta di un bonus economico per quei nuclei familiari in condizioni di povertà che hanno un membro della famiglia che si trova in una situazione particolare.
Nello specifico, il Rei interesserà le famiglie con minori, disabili, donne in gravidanza a quattro mesi dal parto e over 55 disoccupati per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale.
Questi nuclei potranno beneficiare di un bonus economico mensile di non oltre 485,40 euro per un massimo di 18 mensilità. Vincolo imprescindibile è avere un Isee non superiore a 6mila euro e un patrimonio immobiliare – esclusa la casa di abitazione – che non deve superare i 20mila euro.
Ma il Rei non si limiterà ad aiutare economicamente la famiglia in difficoltà. La misura prevede anche servizi personalizzati per la persona in situazione di bisogno: servizi per minori, cure mediche per disabili e donne incinte, ricerca di una occupazione per i disoccupati.
Ma come funzionerà? Le famiglie che usufruiranno del reddito di inclusione riceveranno una sorta di bancomat sul quale mensilmente verrà caricato l’importo Rei.
Le domande per accedere al Rei potranno essere inoltrate a dicembre, e secondo una prima stima dovrebbero essere circa 660mila le famiglie che ne potranno beneficiare. Famiglie che oltre a ricevere questo sostegno economico dovranno anche partecipare ad un progetto di reinserimento sociale.