L’Assemblea Generale dell’ONU ha votato la risoluzione di condanna del riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele da parte dell’amministrazione di Donald Trump.
La risoluzione, approvata a larghissima maggioranza, è stata presentata da Yemen e Turchia.
L’Italia ha deciso di votare a favore, come altri 25 Paesi dell’Unione Europea.
La risoluzione è passata con 128 voti a favore, 9 contrari e 35 astensioni.
Prima del voto l’ambasciatore dello stato ebraico all’ONU ha detto: “Nessuna risoluzione potrà cacciarci da Gerusalemme. Questo voto finirà nel secchio della spazzatura della storia“.
Sempre prima del voto, l’ambasciatrice americana all’ONU, Nikki Haley, aveva detto: “L’America sposterà la sua ambasciata a Gerusalemme. Nessun voto farà cambiare questo proposito. Questo è un voto che gli USA ricorderanno. Questo voto farà la differenza su come gli americani guarderanno l’ONU e i Paesi che ci mancheranno di rispetto“.
Immediata la replica dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP): “Non ci faremo né ricattare né fermare“.
Sulla stessa scia il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu: “Prima di questo incontro, uno Stato membro delle Nazioni unite ha minacciato tutti gli altri membri, è stato chiesto a tutti di votare ‘no’ per non affrontare conseguenze. Questo è bullismo. Non ci lasceremo intimidire, il mondo è più grande di cinque nazioni. Potete essere forti, ma ciò non vuol dire che abbiate ragione“.
Le cinque Nazioni sono i membri permanenti al Consiglio di sicurezza dell’ONU, ovvero USA, Cina, Russia, Francia e Regno Unito.