Cronaca Social
Attacco a due moschee: 49 morti e 48 feriti. Sui proiettili anche il nome di Luca Traini

Attacco a due moschee: 49 morti e 48 feriti. Sui proiettili anche il nome di Luca Traini

È successo in Nuova Zelanda. L’autore dell’attacco è il 28enne Brenton Tarrant.

A Christchurch, in Nuova Zelanda, c’è stato un attacco terroristico in due moschee. Il bilancio attuale è di 49 morti e 48 feriti. Arrestate 4 persone, tra cui una donna.

La Polizia ha, inoltre, rinvenuto e disinnescato due ordigni esplosivi che erano stati attaccato a dei veicoli.

Le azioni sono state rivendicate con un manifesto anti-immigrati e anti-musulmani di 74 pagine in cui un australiano bianco di 28 anni, Brenton Tarrant, ha scritto che non fa parte di alcuna organizzazione ma di avere agito da solo, senza avere preso ordini.

Attacco a due moschee: 49 morti e 48 feriti. Sui proiettili anche il nome di Luca Traini

Il primo ministro neozalendese, Jacinda Ardern, ha affermato alla stampa che Brenton è un “terrorista di estrema destra” e che “la Nuova Zelanda è stata attaccata perché noi rappresentiamo la diversità“.

Ardern ha detto che 10 persone sono state uccise nella moschea di Linwood e altre 30 in quella sulla Deans Avenue, vicino ad Hagley Park.

È uno dei giorni più bui della Nuova Zelanda – ha sottolineato il premier – Ciò che è successo qui è un atto di violenza straordinario e senza precedenti“.

Brenton Tarrant

In una foto dei caricatori delle armi usate nell’attacco c’era anche il nome di Luca Traini, il 28enne autore della sparatoria contro gli immigrati a Macerata, avvenuta il 3 febbraio 2018.

Sulle armi anche i nomi di Alexandre Bissonette, il 29enne che nel 2017 uccise 6 persone in una moschea del Canada, e di Sebastiano Venier, il Doge di Venezia che nel 1571 sconfisse i turchi a Lepanto.

Si è appreso che l’autore della strage ha ripreso la strage in diretta streaming. Lo riporta il sito del quotidiano neozelandese New Zealand Herald.

Il video è stato pubblicato su Facebook per 17 minuti, poi rimosso dal social media.