A Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, c’è stato un attacco ai danni di un’auto in cui si trovava l’ambasciatore italiano Luca Attanasio.
Attanasio è stato trasportato in ospedale a Goma ma è deceduto. Morto anche un carabiniere italiano. La conferma è arrivata dalla Farnesina.
La vettura faceva parte di un convoglio della Monusco (la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo) che comprendeva anche il Capo Delegazione dell’Unione Europea. Massima apprensione della Farnesina che sta seguendo gli sviluppi.
Un diplomatico di alto rango a Kinshasa all’AFP ha affermato che l’ambasciatore italiano in Congo è stato colpito da spari durante l’attacco ed è morto «in seguito alle ferite riportate».
L’attacco era un «tentativo di rapimento». Lo hanno rivelato i ranger del Parco nazionale dei Virunga, citati da vari media tra cui il Jerusalem Post. L’attacco è avvenuto intorno alle 10 (le 9 italiane) presso la cittadina di Kanyamahoro. Sono molti i gruppi armati che operano nella zona dei monti Virunga, fra Congo, Ruanda e Uganda, e spesso prendono di mira i ranger del parco, famoso per i gorilla di montagna.
Il carabiniere che ha perso la vita dell’attentato in Congo, e di cui ancora non è stato reso noto il nome, è un giovane di 30 anni che era in servizio presso l’ambasciata italiana dal settembre del 2020. In Italia era di stanza presso un battaglione.
L’attentato è avvenuto nel percorso tra Goma e Bukavu da parte, secondo le prime informazioni, di un commando terroristico che ha utilizzato armi leggere.
Era nato nel 1977 a Limbiate, in provincia di Monza e Brianza, Luca Attanasio. Lascia la madre, la moglie e tre figlie piccole.
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