I social sono riusciti a diventare i veicoli delle tendenze “sociali”, dalla cucina alla moda fino alla bellezza e alla medicina estetica. Una nuova pratica molto chiacchierata è quella del baby botox, un trend piuttosto controverso come tutto quello che riguarda estetica e interventi (in generale) sul corpo. Anche se il nome rievoca qualcosa di invasivo, si tratta di una tecnica ben precisa a base di botulino e con effetti decisamente poco invasivi e sicuri.
In Italia nel 2022 sono stati effettuati quasi 130mila trattamenti con tossina botulinica. Il primato appartiene ai filler e stando ai numeri il botulino è molto ricercato da parte degli uomini, in particolar modo per “spianare” le rughe sulla fronte e agli occhi. Le donne preferiscono il filler di acido ialuronico. Tutti hanno dai 40 ai 60 anni.

A proposito di medicina estetica bisogna sempre fare buona informazione ed evitare ogni dato fuorviante, rimanendo sulla linea guida del Ministero della Salute. Filtri Instagram e live injection rende la professione medica una roba quasi solo puramente commerciale, mercificata. Il baby botox richiede che ci si rivolga a personale qualificato che non necessariamente è il più sponsorizzato sui social.
Sottolinea il professor Alberto Massirone, presidente Agorà: “è fondamentale una comunicazione ai pazienti corretta e trasparente, invitando i pazienti a rivolgersi esclusivamente a medici estetici qualificati che operano all’interno di strutture sanitarie autorizzate”.
Spiega la dottoressa Stefania Belletti, chirurga vascolare e medico estetico: “Il baby botox non va confuso con la tendenza, molto frequente in America, a iniettare la tossina botulinica in pazienti giovani (al di sotto dei 30 anni) a scopo preventivo, cioè per evitare che compaiano le rughe. L’origine del fraintendimento dipende proprio dal termine “baby” che in gergo è usato impropriamente per indicare l’utilizzo di una dose ridotta di tossina botulinica rispetto a quella riportata sulle indicazioni autorizzate per la medicina estetica”.
Belletti chiarisce: “Se le fiale di tossina botulinica autorizzate dall’AIFA contengono 50 e 100 unità, il baby botox prevede l’uso di metà unità. Prima del trattamento, si diluisce la tossina botulinica con la soluzione fisiologica, come si fa normalmente, ma nel caso del baby botox la diluizione sarà maggiore. La metà rimanente può essere riutilizzata senza rischi, poiché è racchiusa in una fiala sterile”.

Perché fare il baby botox. Risultati più naturali rispetto al botox tradizionale. Come spiegano gli esperti, ci sono quantità inferiori di tossina botulinica che allentano la contrazione dei muscoli mimici. Quindi i muscoli non restano “bloccati” del tutto, ma solo resi più deboli. La contrazione avviene con meno forza, e si formano meno rughe di espressione.
Dove si effettua? Spiega la dottoressa che il baby botox si adopera “sul terzo medio superiore del viso. Cioè l’area che va dalla parte alta della fronte sino all’area attorno agli occhi. La tossina botulinica “colpisce” i muscoli con cui corrughiamo la fronte, stringiamo gli occhi e aggrottiamo le sopracciglia”.
Per chi è indicato? Preferibilmente per pazienti dai 35-40 anni in poi, che hanno rughe lievi sulla fronte e attorno agli occhi. Il baby botox è un trattamento indicato per tutti coloro che desiderano un aspetto fresco e riposato senza pericolo di alterare l’espressività del viso. Non è consigliabile su pazienti più giovani.