La bambina che è precipitata domenica scorsa – 7 luglio – da un’altezza di 150 metri da una nave da crociera ancorata a San Juan, Portorico, si chiamava Chloe Wiegand.
Originaria dell’Indiana, Stati Uniti d’America, la piccola di 18 mesi è scivolata dalle braccia del nonno paterno, Salvatore Anello, da una finestra della sala da pranzo dell’11° ponte della nave Freedom of the Seas della compagnia Royal Caribbean.
Lì ci sono grandi finestre e un pannello era aperto. Il portavoce dell’autorità portuale José Carmona, come riportato sul Daily Mail, ha spiegato che il nonno aveva fatto sedere la piccola sulla finestra ma poi ha perso l’equilibrio.
I passeggeri scioccati hanno riferito di aver sentito un “grido di dolore” da parte della madre della piccola, Kimberly Schultz Wiegand. Il padre, invece, è l’ufficiale di polizia di South Bend, Alan Wiegand.
La bambina è precipitata sul cemento del molo ed è deceduta poco dopo in ospedale.
Chloe era sulla nave insieme ai genitori, ai nonni e al fratello: la loro crociera, che doveva durare sette giorni, non era neanche cominciata.
La procuratrice Ivette Nieves ha richiesto le riprese della telecamera di sicurezza dalla nave per accertare le reali cause del tragico incidente.
Durante le indagini, i passeggeri e l’equipaggio sono stati spostati sul lato opposto della nave che è è partita in ritardo.
La bambina avrebbe compiuto due anni il prossimo dicembre.
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