Cronaca Social

Barbie scomparse dal mercato, dalla bambola incinta allo ‘Sugar Daddy’

Il fenomeno “Barbie“, quello che per molti passerà come film dell’anno, ha affascinato e coinvolto milioni e milioni di persone. Greta Gerwig, la regista, ha superato tutte le aspettative e nei cinema è boom.  La pellicola fa riferimenti alla storia di Mattel, la grande azienda che ha portato Barbie sul mercato grazie a innovatività e successi. Nel film si vedono alcune bambole di Barbieland realmente prodotte.

Midge, ad esempio, non è un’invenzione cinematografica: la Barbie incinta col pancione è stata realmente prodotta dalla Mattel, e poi ritirata dal mercato. La storia di Midge (diminutivo di Margaret Hadley Sherwood) inizia nel 1963, si trattava dell’amica della porta accanto di Barbie. Era anche una versione meno stereotipata, con meno abiti alla moda.

Nel 1967 era già fuori produzione, e appare successivamente negli anni Ottanta e Novanta, prima di sparire completamente solo nel 2002. Quello è l’anno del matrimonio tra i personaggi Midge e Allan. I due avevano anche tre figli. Uno era Nikki, quello di cui la bambola era incinta. E c’era proprio Nikki nella sua pancia, estraibile dall’involucro della pancia. Il pubblico, però, non apprezzò molto l’idea di far estrarre dalle bambine un neonato da una bambola. Per alcuni era semplicemente un’idea quantomeno bizzarra.

Ma la Barbie Midge aveva già il tempo contato da anni. Molti fecero notare che la bambola, seppur sposata, non portasse la fede al dito come nella prima versione. Inoltre, venne notata la mancata raffigurazione di Allan, il marito, sulla confezione. Midge sembrava “un po’ troppo” madre single non sposata. Gli acquirenti la fecero ritirare dal mercato, giudicandola un modello inadatto. Quando la bambola è tornata, non aveva il pancione e aveva la fede al dito. Problema con la clientela risolto!

Oltre a Midge, la regista Greta Gerwig ha recuperato anche altri elementi della travagliata storia dell’azienda e dei prodotti come Barbie. Nel film si vede un Ken con l’orecchino al lobo. Un Ken con l’orecchino è stato ritirato dal mercato 20 anni fa (era il 1993) perché l’orecchino lo faceva sembrare omosessuale. Proprio così, e oggi può sembrarci assurdo. Senza contare che, però, dai tempi della sua uscita, è rimasto uno dei Ken più venduti nella storia.

Un’altra bambola ritirata dal commercio è stata Sugar Daddy Ken. Nel film si comprende come il nome faccia riferimento al fatto che sia il proprietario di un cagnolino di nome Sugar. Ma l’espressione nel gergo ha ben altro significato. Infatti, si usa per indicare quegli uomini over 50 che frequentano o vanno in coppia con ragazze giovani, puntualmente riempite di regali e attenzioni.