La struggente saga del cucciolo maschio di tricheco inizia a fine luglio 2023, quando dei lavoratori del North Slope dell’Alaska, impegnati nelle loro attività quotidiane, scoprono segni misteriosi lasciati nella tundra a circa quattro miglia nell’entroterra dal Mare di Beaufort. Seguendo questi segnali, si ritrovano faccia a faccia con un cucciolo di tricheco, solo e chiaramente in difficoltà. Afflitto da malnutrizione e rischio di disidratazione, il piccolo animale era in pericolo imminente.
Un lavoro di squadra per la salvezza
I cuccioli di tricheco, per i primi due anni di vita, dipendono strettamente dalle cure materne per la loro sopravvivenza. Senza adulti nelle vicinanze, era evidente che il cucciolo in questione non avrebbe potuto sopravvivere a lungo senza interventi tempestivi. Grazie all’approvazione del Servizio Fish and Wildlife degli Stati Uniti, l’Alaska SeaLife Center (ASLC) si è mobilitato per coordinare uno sforzo di salvataggio senza precedenti.
In collaborazione con Alaska Clean Seas e ConocoPhillips Alaska, è stato fornito riparo al cucciolo e organizzato un delicato trasferimento presso le strutture dell’ASLC.

Impegno per la sopravvivenza
Secondo quanto affermato dal comunicato dell’ASLC, il 1° agosto 2023 è stato ricoverato, presso la struttura, un cucciolo di tricheco del pacifico di quasi 200 libbre (circa 90 Kg), si stima abbia circa un mese di vita. L’analisi del sangue iniziale ha confermato che il vitello era disidratato e con una sospetta infezione. Il personale è attualmente impegnato in un regime di assistenza 24 ore su 24, che va oltre le necessità di molti altri mammiferi marini. I trichechi, creature altamente tattili e sociali, ricevono cure quasi continue dalle loro madri nei primi anni di vita. Per replicare questa intimità materna, è stato introdotto un costante flusso di “coccole” per garantire che il cucciolo rimanga calmo e possa svilupparsi in modo sano.
L’adorabile cucciolo si sta adattando rapidamente alle cure umane, e il personale ha riferito che sta già alimentandosi di latte artificiale da una bottiglia, un passo cruciale verso la sua guarigione completa.
Il tricheco
Il tricheco, noto scientificamente come Odobenus rosmarus, è un maestoso mammifero marino appartenente alla famiglia Odobenidae. Comunemente associato alle fredde acque dell’Artico e del Circolo Polare Artico, il tricheco è famoso per la sua caratteristica dentatura a forma di zanne e per il suo adattamento alla vita sia in acqua che sulla terraferma.
La morfologia del tricheco è unica e riconoscibile. Il suo corpo massiccio è coperto da un fitto strato di grasso, noto come blubber, che funge da isolante termico e lo aiuta a sopravvivere nelle acque gelide. La colorazione della pelle varia da rosa chiaro a marrone scuro e può essere influenzata dalla crescita di alghe e altri organismi marini sulla superficie.
Una delle caratteristiche più distintive del tricheco è la sua testa massiccia e rotonda, che ospita un paio di zanne lunghe e affusolate. Queste zanne, chiamate canini, possono crescere fino a un metro di lunghezza e sono più prominenti nei maschi. Queste zanne sono in realtà denti allungati e sono utilizzate per una varietà di scopi, tra cui il foraggio delle aree sottomarine alla ricerca di cibo e per aiutarsi a tirare fuori dall’acqua e a spostarsi sulla banchisa.
I trichechi sono essenzialmente creature marine e passano la maggior parte del loro tempo in acqua, dove sono in grado di nuotare agilmente utilizzando le loro pinne anteriori e posteriori. Tuttavia, sono anche abili a spostarsi sulla terraferma, spingendosi con le loro pinne anteriori e strisciando o rotolando. Questa abilità di spostamento è utile quando cercano rifugio o quando si riproducono sulla banchisa.

Dal punto di vista alimentare, i trichechi si nutrono principalmente di organismi marini come molluschi, crostacei e pesci. Utilizzano le loro zanne per rompere i gusci dei molluschi e per scavare nel fondo marino alla ricerca di cibo.
I trichechi sono creature sociali e possono essere trovati in gruppi, noti come aggregazioni, nelle aree di alimentazione e riproduzione. La conservazione di queste specie è diventata una priorità a causa delle minacce come il cambiamento climatico, la perdita dell’habitat e la caccia. Gli sforzi per proteggere e preservare i trichechi sono fondamentali per garantire che queste straordinarie creature possano continuare a prosperare nei delicati ecosistemi dell’Artico.
La storia di questo cucciolo di tricheco ci ricorda quanto sia potente l’impulso umano di preservare e proteggere ogni forma di vita sulla Terra. Attraverso l’amore, l’attenzione e il calore, la lotta del piccolo tricheco diventa un esempio tangibile di quanto possiamo raggiungere quando ci impegniamo a fondo.
Fonte: Alaska SeaLife Center https://www.alaskasealife.org/news_item/176
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