Tramontata l’ipotesi di un governo a guida Movimento Cinque Stelle, il leader Luigi Di Maio è stato messo in difficoltà ieri da un’uscita del papà fondatore dei pentastellati, Beppe Grillo, intervistato dal mensile francese Putsch.
Il ligure ha, infatti, detto: “Ho proposto un referendum per la zona euro. Voglio che il popolo italiano si esprima. Il popolo è d’accordo? C’e’ un piano B? Bisogna uscire o no dall’Europa?“, spiegando che “tutti i trattati che sono stati firmati erano giusti, ma sono stati deformati dai regolamenti“.
Fino a poche settimane fa, invece, Luigi Di Maio si era mostrato più ‘europeista’.
Beppe Grillo ha aggiunto che “in seno al Movimento 5 Stelle abbiamo riflettuto su 7 punti come il Patto di bilancio europeo, l’eurobond, l’euro-obbligazione o la condivisione del debito. Se siamo un’unione di paesi, dobbiamo condividere. Perché ci sono due economie, quella del nord e quella del sud. E noi, gli italiani, siamo nel sud“.
Sempre allo stesso giornale francese, Beppe Grillo ha detto che nel nostro Paese c’è stato un “colpo di stato all’incontrario. Si è utilizzata la democrazia per distruggerla […] a causa di una legge elettorale, ci siamo ritrovati – e lo sapevamo già – in un’impasse. La legge è stata decisa a tavolito per impedirci di governare. E allora cos’è la democrazia? Io non lo so, ma la democrazia dovrebbe permettere a chi ha raccoglie piu’ voti di governare“.
LA REAZIONE DI MATTEO RENZI
Su Facebook il senatore del PD Matteo Renzi, a proposito delle parole di Grillo, ha scritto: “Per due mesi hanno fatto i bravi, ‘gli istituzionali’. Oggi capiscono finalmente di non avere i numeri per Palazzo Chigi e quindi sbroccano. Beppe Grillo addirittura torna a proporre referendum sull’Euro e accusa gli altri partiti di Colpo di Stato per la legge elettorale, dimenticando che grazie al Rosatellum i Cinque Stelle hanno preso il 36% dei seggi, nonostante si siano fermati al 32% dei voti“.
Il post di Renzi: