Un bambino statunitense è morto dopo aver nuotato: è stato infettato dall’ameba mangiacervello Naegleria Fowleri. Lo ha a confermato il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) del Paese.
Si tratta della “prima morte nota di Naegleria Fowleri nella storia del Nebraska”.
Il bambino, la cui età non è stata rivelata, è morto questa settimana nella contea di Douglas.
S’ipotizza che il piccolo sia stato esposto a Naegleria Fowleri mentre nuotava l’8 agosto in una zona poco profonda del fiume Elkhorn.
I sintomi sono cominciati circa cinque giorni dopo. Lo ha detto il direttore sanitario della contea Lindsay Huse in una conferenza stampa.
Il bambino è stato ricoverato in ospedale entro 48 ore dall’insorgenza dei sintomi ed è deceduto alcun giorni dopo. Lo ha affermato la dott.ssa Kari Neemann, medico pediatrico di malattie infettive e consulente medico della contea di Douglas.
Naegleria Fowleri è un’ameba che si trova comunemente nei laghi d’acqua dolce calda, nei fiumi, nei canali e negli stagni degli Stati Uniti
L’ameba può causare la meningoencefalite amebica primaria (PAM), un’infezione cerebrale che può verificarsi quando l’acqua contenente l’ameba si precipita nel naso e raggiunge il cervello. L’infezione è estremamente rara, ma quasi sempre fatale”.
Alcune raccomandazioni:
- I comportamenti associati all’infezione comprendono tuffarsi o saltare in acqua, immergere la testa sott’acqua o impegnarsi in altre attività legate all’acqua che fanno risalire l’acqua con forza dal naso.
- I nuotatori possono ridurre i rischi tenendo la testa fuori dall’acqua e usando clip nasali o tappandosi il naso quando vanno sott’acqua. I nuotatori dovrebbero anche evitare di scavare o sollevare i sedimenti dal fondo del lago o del fiume.
- Le persone non possono essere infettate nuotando in una piscina che è stata adeguatamente pulita, mantenuta e disinfettata. Inoltre, non possono contagiarsi bevendo acqua contaminata.
- Evitare di immergere la testa in sorgenti termali e altre acque termali non trattate.