Cronaca Social

Bolzano, “allarme” tifo. Ricoverata una donna asiatica al rientro da un viaggio in patria

La donna ricoverata sta reagendo alla cura antibiotica somministrata in ospedale

Un caso di tifo a Bolzano: a contrarre la grave malattia infettiva è stata una giovane donna originaria dell’Asia meridionale rientrata in Alto Adige dopo un viaggio in patria. La notizia è stata riportata dal Corriere della Sera sul sito del quotidiano.

La donna, che è residente da diversi anni in Alto Adige, sarebbe ricoverata in stato di isolamento presso il reparto malattie infettive dell’ospedale San Maurizio del capoluogo altoatesino e, come riferiscono i sanitari, reagisce alle cure antibiotiche. Al momento del ricovero la donna accusava solo febbre molto alta e non altri sintomi tipici della malattia. Il tifo, o febbre tifoidea, è una malattia ormai praticamente debellata in Occidente. Si trasmette per ingestione di acqua o cibi contaminati dal batterio Salmonella Typhi oppure per contatto oro-fecale.

La malattia è sistemica e i suoi sintomi principali sono febbre alta, mal di testa, generale stato influenzale, fino ad anoressia, dolori addominali, insonnia e stipsi. La trasmissione della malattia è oro-fecale, questo significa che a passarci il batterio sono alimenti e bevande contaminate da feci e/o urine infette: il batterio è particolarmente resistente in acqua e ghiaccio.

In alcuni casi gli insetti, come le mosche, possono fungere da vettori passando da un oggetto contaminato a noi.

Complicanze e cura Il tifo, se non trattato, può portare a febbre duratura, bradicardia, epatosplenomegalia, sintomi addominali fino a polmonite. In alcuni casi possono comparire macchie rosacee e complicazioni cerebrali che, in 1-2 casi su 10, possono essere fatali.

Il tasso di morte sale in caso di bambini sotto i 4 anni. La cura è a base di antibiotici. Prevenire è meglio che curare Il tifo può essere prevenuto con un vaccino che viene consigliato in caso di viaggi in luoghi a rischio (Africa settentrionale e occidentale, Asia meridionale, Indonesia e Perù). In generale comunque ai viaggiatori si consiglia di: evitare cibo rimasto all’aperto, alimenti crudi, ghiaccio se non fatto con acqua potabile, pesci, molluschi e crostacei lavarsi sempre le mani prima di mangiare, bere solo acqua in bottigliette, consumare cibi ben cotti