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Bruciatura da forno, come guarire velocemente ed evitare cicatrici

Capita spesso, ci procuriamo delle macchie rosse sulla pelle che durano per molti giorni. Stiamo parlando di un incidente comune in cucina. La bruciatura da forno, in particolare sulle braccia, il punto “esposto” quando prendiamo o posiamo delle teglie a cuocere. Le superfici calde del forno, come pareti o griglie, possono fare davvero tanto male, e quindi far provare dolore per giorni, rossore e persino vesciche. Come gestire al meglio una bruciatura del genere? Come velocizzare il processo di guarigione e prevenire complicazioni?

Prima d parlare di ogni tipo di bruciatura va ricordato come ogni ustione più o meno grave, quindi non una semplice bruciatura, necessita l’intervento di un medico. Poiché è importante che un professionista disinfetti e metta al sicuro la ferita.

I motivi per cui ci procuriamo una bruciatura. Ci succede di farci male per il contatto accidentale quando ci capita di maneggiare cibi caldi o si inseriscono o si estraggono teglie dal forno. Oppure perché si sceglie di non proteggersi con dei guanti o delle presine protettive per la manipolazione degli alimenti o la pulizia del forno.

La gravità. Abbiamo un livello, un primo grado: si tratta dello strato più esterno della pelle, e si può notare solo arrossamento, dolore e lieve gonfiore. Non si verificano solitamente vesciche.Per le bruciature di secondo grado: strati più profondi della pelle, arrossamento intenso, vesciche, gonfiore e dolore. A concludere abbiamo il terzo grado: coinvolge tutti gli strati della pelle, ci sono danni estesi. La pelle può essere biancastra, carbonizzata o carbonizzante e si assiste al danneggiamento dei nervi.

Una gestione adeguata. Per migliorare la guarigione e prevenire complicazioni meglio stare attenti ad alcuni passaggi utili. Eccoli qui di seguito.

  • Raffreddare immediatamente la bruciatura sotto acqua fredda corrente, questo per circa 10-20 minuti. Evita l’uso di ghiaccio sulla pelle.
  • Proteggere la bruciatura con un panno pulito o una garza sterile per evitare contaminazioni.
  • Non aprire le vesciche se si formano, non cercare di romperle. Sono pur sempre una sorta di barriera protettiva per la pelle in guarigione.
  • Applicare una crema lenitiva o un gel lenitivo contenente aloe vera o altre sostanze calmanti.
  • Una medicazione adeguata consiste in un bendaggio non aderente. Importante in questi casi far respirare la ferita e seguire le istruzioni del medico o del farmacista.
  • Assumere antidolorifici, uno da banco come paracetamolo o ibuprofene.
  • Monitorare la bruciatura soprattutto controllando che non si sviluppino segni di infezione, come arrossamento esteso o pus.

Si deve sicuramente andare dal medico nei casi preoccupanti. Soprattutto se ci si rende conto che la bruciatura è estesa, profonda e coinvolge parti sensibili.

  • La bruciatura è di terzo grado.
  • Il dolore persiste nonostante le cure.
  • La bruciatura è infetta con gonfiore o pus.
  • Hai difficoltà a muovere la parte interessata.
  • Sei preoccupato per la bruciatura.