Quando si parla di caffè, stiamo citando quel simbolo della nostra cultura che all’estero finisce sempre per essere oggetto di malinconia. La tipica tristezza italiana per la lontananza dal “vero caffè” al mattino è consuetudine e anche motivo per un racconto esilarante. Il caffè per gli Italiani non è solamente una bevanda, bensì un modo per socializzare. Motivo di incontro, per stare insieme e prendersi una pausa. Insomma, prendersi il caffè vuol dire eseguire un rito, non avere a che fare con un alimento.
Nel mondo esistono oltre 100 varietà di piante di caffè, ma le più famose e diffuse, che sono anche quelle commercializzate, sono Arabica, Robusta, Liberica ed Excelsa. Ma soprattutto, qualunque sia il caffè tra i tanti, come lo chiedete quando arrivate al bancone? Dite la verità. In tazza o in vetro?

Sembra tutto uno scherzo, ma esistono davvero dei veri e propri schieramenti sociali che si contendono il trono del miglior modo di gustare la bevanda nera per eccellenza. Per gli Italiani il tema è molto serio. E non è per tutti si tratta alla stessa maniera, dai cultori a chi beve il caffè distrattamente. Nel tempo si sono create queste due schiere ben distinte.
Di solito le grandi squadre del mondo del caffè sono quelle di chi preferisce la macchinetta e chi invece la moka. Ma, se non lo sapevate, c’è anche chi lo prende in tazzina e chi al vetro. Pare sia diverso bere il caffè cambiando il supporto in cui è servito al bar, o in casa. Di questa disputa ne sanno qualcosa i baristi, che ogni giorno ricevono centinaia di richieste dai clienti. La scelta, d’altronde, è sempre tra due mondi diversi e per questo i bar si sono dovuti attrezzare.

Ceramica o vetro. La prima trattiene di più il calore, ed è anche il modo più diffuso, inoltre spesso la tazzina è anche già calda quando si serve la bevanda. Di solito in una tazzina con una temperatura di circa 40 gradi si beve una bevanda al punto ottimale di temperatura. La tazzina in vetro spesso non viene usata perché mantiene il rischio scottarsi le dita. Si sono diffuse a proposito delle tazzine a doppio vetro per non ustionare i polpastrelli di nessuno. In ogni caso, il vetro, di solito, non modifica nulla. Insomma, la disputa “vetro o ceramica” del caffè sembra essere attinente a una sfera più psicologica che altro.