Nell’isola di Okinawa, in Giappone, ha luogo uno dei casi studio più interessanti del Pianeta in fatto di longevità. Infatti, è altissimo il numero di centenari, e non si consumano latte e formaggi. Insomma, non si consumano alimenti ricchi di calcio, ma verdure, pesce e soia. L’esempio dimostra che l’assenza di certi alimenti può essere compensata da altri cibi. In effetti, tanto sale, tanto caffè e tante proteine animali ostacolano l’assorbimento del calcio. Ma come fare per assorbire una quantità ottimale di calcio senza ostacolarne l’assunzione con altri cibi e senza esagerare con i latticini?
La scelta di valide alternative ai latticini è veramente ampia. Ecco quindi come ricavare calcio da 5 alimenti sorprendenti. Il calcio serve non solo al consolidamento delle ossa e dei denti, ma è essenziale anche per il funzionamento delle cellule, per il processo di coagulazione del sangue, nella trasmissione degli impulsi nervosi e nella contrazione muscolare.
Cavolo nero. Una porzione di cavolo nero da due etti contiene circa 400 milligrammi di calcio, più di un bicchiere di latte (che ne contiene 240 milligrammi). Insieme al cavolo abbiamo la rucola, le cime di rapa, i broccoli, i cavolfiori.
Frutta secca. Quella con guscio e semi oleosi hanno molto calcio. Una porzione da 30 grammi, equivalente a tre cucchiai, fornisce la stessa quantità del minerale di un etto di ricotta: intorno a 300 milligrammi, un quarto del fabbisogno quotidiano.

Soia. La soia è tra le più importanti fonti contenuto di calcio: circa 280 milligrammi per etto contro i 35 delle lenticchie. Il tofu è una fonte ancora più concentrata. Si aggiungono, infatti, i sali di calcio utilizzati nel processo produttivo.
Datteri. I datteri, così come i fichi essiccati, contengono molto calcio, che si concentra con la disidratazione. Non bisogna escludere la frutta secca per il timore di ingrassare. Un paio di datteri, con meno di cento calorie, appagano la voglia di dolcezza e sedano l’appetito.
Alici. I pesci come alici e sardine, a parte gli acidi grassi omega-3 che abbondano, sono anche buone fonti di calcio, soprattutto se con la lisca. Il minerale, infatti, tende a passare alle carni. Una decina di alici marinate ne fornisce circa 222 milligrammi.

Acqua. Qui si trova come carbonato di calcio, cioè il calcare, che noi assorbiamo. Bevendo due litri di acqua, anche quella del rubinetto, si può arrivare a coprire fino a un terzo delle necessità quotidiane del minerale.
Andando invece ai latticini. Il latte vaccino è un’ottima fonte di calcio: un bicchiere (200 millilitri) ne contiene 240 milligrammi, il 25 per cento del fabbisogno quotidiano di un adulto. Analogo il contributo dei formaggi e anche degli yogurt. Mangiare tanti latticini nella propria dieta comporta una perdita del minerale. In caso di eccesso, infatti, l’organismo le smaltisce intaccando il metabolismo del minerale.