Cronaca Social
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Calzedonia contro il Coronavirus: produce mascherine e camici

Calzedonia contro il Coronavirus ha riconvertito due aziende in Italia e quelle in Crozia per produrre mascherine e camici da distribuire negli ospedali.

Dopo lo stabilimento di Maranello della Ferrari, anche Calzedonia contro il Coronavirus fa la propria parte. Il gruppo tessile veronese ha riconvertito le fabbriche di Avio, in provincia di Trento, e di Gissi, in provincia di Chieti.

Calzedonia vuole produrre 10 mila pezzi, tra mascherine e camici, da destinare al personale sanitario impegnato nella lotta contro il Coronavirus

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Anche gli stabilimenti in Croazia si occuperanno di produrre mascherine e camici per far fronte all’emergenza da Coronavirus. Il piano messo in atto farà in modo che 10 mila pezzi al giorno saranno messi a disposizione del personale sanitario in prima linea negli ospedali.

Poi, è previsto un ulteriore incremento nelle prossime settimane. Calzedonia contro il Coronavirus si è messa in moto dal 23 marzo. Stop alla produzione tessile per almeno due stabilimenti. Gli operai si concentreranno nella fabbricazione di ausili medicali indispensabili per medici, infermieri e tutto il personale sanitario.

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La decisione, fa sapere l’azienda con una nota, ha la firma del presidente, Sandro Veronesi. Ha chiuso tutti i punti vendita, prima quelli delle zone rosse e poi quelli presenti su tutto il territorio nazionale, in anticipo rispetto al decreto del Governo Conte.

Adesso il gruppo tessile si muove concretamente e riconverte le fabbriche per garantire una maggiore produzione di mascherine e camici, indispensabili per prevenire il contagio da Coronavirus.

La consegna è iniziata due giorni fa, 5 mila sono state donate al Comune di Verona (per il momento). Non si vuole fermare però Calzedonia contro il Coronavirus. I numeri saliranno a 10 mila al giorno, per poi aumentare ancora nelle prossime settimane.

La conversione è stata possibile sia grazie all’acquisto di macchinari creati appositamente per la creazione di una linea semi-automatica, sia formando gli operai dell’azienda al nuovo tipo di produzione.

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