Per le strade di Mumbai, in India, non è difficile incontrare dei cani blu. Non si tratta di una nuova razza, magari frutto di qualche incrocio non proprio riuscito.
Sono randagi dal pelo di un azzurro quasi fluorescente vittime, molto probabilmente, dell’inquinamento del fiume Kasadi (nell’area industriale di Taloja) nelle cui acque sarebbero finiti questi cani.
Ad avvalorare la tesi c’è il fatto che da tempo i pescatori della zona lamentano una grande moria di pesci di quel fiume a causa dell’inquinamento delle acque dovuto alla presenza di sostanze chimiche provenienti da un vicino impianto per il trattamento delle acque di scarico.
La denuncia del caso, invece, è partita dall’associazione Navi Mumbai Animal Protection Cell, il cui portavoce Arati Chauhan ha dichiarato: “Abbiamo scoperto quasi cinque cani di questo tipo e abbiamo chiesto al comitato di controllo dell’inquinamento (l’MPCB, ndr) di agire contro le industrie coinvolte“.
In quella zona, infatti, sorgono centinaia di stabilimenti alimentari, farmaceutici e tecnologici.
Intanto l’MPCB ha assicurato che l’azienda responsabile è stata identificata e che sono stati concessi sette giorni per eliminare gli inquinanti dalle acque del fiume.
Tuttavia la preoccupazione tra la popolazione è tanta, perché non si hanno notizie sugli effetti che questa colorazione può avere sulla salute, sia canina che umana.
Nel frattempo le associazioni animaliste hanno avvistato anche degli uccelli che presentano un piumaggio insolitamente blu. Lo stesso blu del pelo dei cani.
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