Cronaca Social

Carro armato spara contro un allevamento di galline

A Vivaro, in provincia di Pordenone, un carro armato dell’Esercito ha sbagliato mira e centrato un allevamento di galline.

A Vivaro, in provincia di Pordenone, in Friuli Venezia Giulia, un carro armato dell’Esercito, impegnato in un’esercitazione di tiro, in un poligono riservato alle Forze Armate sul torrente Cellina, ha sbagliato mira e ha centrato un allevamento di galline.

L’incidente si è verificato nel pomeriggio di ieri ma i titolari dell’azienda agricola si sono accorti degli ingenti danni provocati dal colpo soltanto stamani, entrando nel capannone. Numerose galline sono morte nello scoppio e nel crollo di una parte del manufatto che le ospitava. La Procura di Pordenone ha aperto un’inchiesta. Indagini in corso da parte dei Carabinieri: i carri armati impegnati nell’esercitazione – sarebbero almeno 4 – sono stati posti sotto sequestro. La zona dove si trova l’allevamento è alla prima periferia del Paese.

Lo stato maggiore dell’esercito ha fatto sapere che «l’attività, regolarmente programmata era stata preceduta dalle previste comunicazioni riguardanti lo sgombero dell’area interessata», assicurando che «la forza armata, oltre all’inchiesta aperta dalla Procura di Pordenone, ha prontamente avviato un’indagine interna per determinare con esattezza la dinamica dei fatti e garantire la massima collaborazione e trasparenza agli organi inquirenti».

Sabrina De Carlo, deputata del M5D del FVG ha affermato: «L’episodio registrato nella notte di mercoledì 17 marzo, a Vivaro, in provincia di Pordenone, dove a causa di un errore durante un’esercitazione in un poligono riservato alle Forze Armate sul torrente Cellina un carro armato sparando verso il centro abitato, in direzione opposta all’area riservata ai tiri, ha centrato un allevamento di galline, rappresenta un episodio gravissimo sul quale bisogna fare al più presto chiarezza».

E ancora: «È inammissibile che delle manovre di natura militare arrechino rischi o pericoli per i nostri cittadini, operazioni di questo tipo devono svolgersi in totale sicurezza ed è davvero una fortuna che non ci siano state vittime o feriti civili. Le perdite di bestiame rappresentano però un grosso danno per l’azienda agricola colpita, ecco percheé oltre a chiedere al ministero della Difesa che venga fatta luce sulle dinamiche dell’incidente, ritengo necessario che vengano chiarite nel più breve tempo possibile le tempistiche affinché gli agricoltori coinvolti ricevano un adeguato e giusto risarcimento».

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