Gli agenti del Dipartimento di Conservazione del Missouri (MDC) sono intervenuti il 27 settembre dopo aver ricevuto una segnalazione da un proprietario terriero preoccupato della contea di Jefferson. Veniva segnalato la presenza di un cervo con un collare attorno al collo e la parola PET (animale domestico) dipinta sul suo corpo. Il cervo, che secondo i funzionari ha circa 2 anni, era già scomparso quando sono arrivate le autorità.
Una misteriosa scelta
Il capitano del MDC, Scott Corley, ha dichiarato: “Qualcuno molto probabilmente ha preso quel cervo dalla natura, mentre era un cerbiatto e ha cercato di crescerlo come animale domestico mettendorgli un collare per cani”.

La sensibilizzazione
Per sensibilizzare la popolazione sui danni causati dalla domesticazione forzata di animali selvatici, ha continuato Corley “Siamo preoccupati per la salute del cervo”, spiegando perché MDC sconsiglia vivamente il tentativo di addomesticare un cervo selvatico: “poiché questi animali possono essere portatori della malattia del dimagrimento cronico (CWD) o di altre malattie. L’interazione non è sicura per gli esseri umani e non è nell’interesse del benessere degli animali.”
La foto
L’ufficio dello sceriffo della contea di Jefferson inizialmente ha condiviso una foto della creatura su Facebook. Nella foto, il cervo guarda la telecamera mentre bruca l’erba. Intorno al collo dell’animale si può vedere un collare multicolore e la parola PET scritta sul suo fianco.
Successivamente, facendo eco alla comunicazione del MDC, nel suo post su Facebook, scrive: “Gli animali selvatici non dovrebbero essere considerati animali domestici, e in particolare i cervi non dovrebbero essere spostati dal loro habitat naturale”.
Cosa fare
La malattia da dimagrimento cronico non è l’unico rischio potenziale derivante dal contatto ravvicinato con i cervi. Corley ha aggiunto che la foto del cervo preoccupa anche i funzionari perché i cervi docili possono diventare aggressivi durante la stagione degli amori. “Quando lo hanno portato fuori dalla natura durante il suo primo anno non aveva tutti quegli ormoni che gli scorrevano dentro. Ora può diventare aggressivo e può causare problemi”. Inoltre, ha sottolineato che se gli agenti dell’MDC catturassero il cervo, rimuoverebbero il collare e cercherebbero di riportare l’animale in natura.
Cos’è la CWD
La CWD è una malattia altamente contagiosa e mortale del cervello animale appartenente al gruppo di malattie note come encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE). Si credeva fosse limitata a cervi e alci in America del Nord e Corea del Sud, ma ad aprile e maggio del 2016 è stata scoperta in una renna selvatica e in un alce selvatico in Norvegia, prima volta che la malattia sia stata rilevata in Europa e in renne allo stato brado.

Gli scienziati dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) hanno osservato che nelle zone in cui la malattia è presente gli esseri umani potrebbero consumare carni infette. Hanno concluso però che al momento non vi è alcuna prova scientifica che gli esseri umani possano contrarre la malattia tramite il consumo di carne di animali infetti.
In generale, questa notizia rappresenta un importante promemoria sull’importanza di rispettare e preservare la vita selvatica e il loro habitat naturale. La storia del cervo con il collare e la scritta “PET” è un monito contro la domesticazione degli animali selvatici e ci ricorda la necessità di proteggere la biodiversità del nostro pianeta.
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