Il mondo dei bar in Italia è da sempre molto importante e una fetta di commercio davvero non indifferente. Si tratta anche di un settore in crescita, espansione e sempre più in adattamento anche a usanze linguistiche inglesi. Queste possono mandarci in confusione. D’altronde, che differenza c’è tra barman, bartender e barista? Già lo stesso concetto di “bar” può essere scisso da quello di “cocktail bar” e “caffetteria” anche se è altrettanto corretto parlare di “bar” per entrambe le situazioni. Per quanto riguarda invece i ruoli citati, si tratta di tre lavori ben distinti e dobbiamo essere bravi a usare il giusto termine.
Il barman è un esperto di preparazione di cocktail, che si tratti di alcolici o analcolici. In Italia tendiamo a generalizzare e a definire chiunque un “barman” a prescindere dal sesso anche se per le donne si dovrebbero usare termini come barlady o barmaid.

Il bartender è invece un termine generico che letteralmente significa “guardiano del bar”. È il responsabile di ogni cosa che riguardi il bancone.
Il barista è invece uno specialista dei prodotti da caffetteria, lavora prevalentemente durante il giorno. Non a caso il suo “momento” è quello della colazione o comunque dei prodotti tipicamente dolci.
Spesso le definizioni delle professioni che normalmente conosciamo come legate all’ambiente della notte sono confuse tra loro. A cominciare dal barman, un termine inglese, che è un operatore bar, con approccio classico al servizio e alla tecnica di miscelazione. Lo stile di esecuzione attiene di più a grandi strutture e hotel.
Il bartender è invece un generico “custode”. Infatti, è responsabile di tante cose del bar ma soprattutto “collaterali” oltre alla miscelazione. Parliamo del vero “capo” del bancone. L’associazione del bartender a colui che lavora in discoteca è un “abbinamento” sbagliato e non ha alcun tipo di fondamento. Di sicuro, però, ha una conoscenza molto approfondita delle materie prime, grande inventiva per la realizzazione di drink e menu possibilmente innovativi. Qui si inserisce la figura del mixologist, esperto proprio negli abbinamenti per le bevande somministrate.
Il capitolo sulla dicitura di “barista”. Un tempo tutti quelli che lavoravano dietro il bancone di un bar erano baristi. D’altronde gli inglesismi erano vietati. Di sicuro suona un po’ antiquato e non rispetta la realtà. Ad oggi si parla di barista quando ci rivolgiamo a una persona specializzata nella preparazione di caffè, cappuccini e tutte le bevande tipiche dei bar diurni. Può anche fare dei drink ma solitamente si limita ad aperitivi già pronti. Ci sono alcuni baristi che si definiscono “latte artist”, ovvero coloro in grado di disegnare delle figure particolari sul cappuccino utilizzando la schiuma del latte. Un’arte che va molto tra i video sui social.