Il formaggio cheddar è tra i più amati, soprattutto perché ingrediente fondamentale degli hamburger. Ha un tipico aspetto giallo intenso, ma perché è così giallo? Scopriamo la spiegazione reale che si nasconde dietro al suo colore.
Il cheddar si è sviluppato e diffuso particolarmente negli ultimi anni, con l’avvento dello street food e dei fast food. Fino a qualche anno fa infatti nessuno sapeva della sua esistenza. E’ presente nel frigorifero di quasi tutte le persone e presente negli scaffali di tutti i supermercati.
Il formaggio cheddar ha origini inglesi, nello specifico nel sud ovest dell’Inghilterra a Somerset, in particolare nel villaggio di Cheddar, al quale deve il suo nome. La sua origine risale al 1100 d.C. e c’è una leggenda che narra la sua creazione. Una lattaia dimenticò un secchio di latte in una grotta umida e il giorno successivo era diventato duro e giallo. Per evitare di buttare tutto, recuperò ciò che poteva, creando uno dei formaggi ad oggi più conosciuti e diffusi.
Ma perché il cheddar è così giallo?
Innanzitutto c’è da specificare che il cheddar naturale non è così giallo, quasi arancione. Ma allora cosa determina questo colore? Nella versione originale è leggermente giallo e quasi bianco. Nell’Ottocento gli allevatori inglesi per uniformare la tonalità del formaggio e creare un prodotto differente dagli altri della produzione casearia decisero di usare un colorante.
Si tratta del colorante naturale rosso che si estrae dalla pianta Orelliana. In questo modo il formaggio cheddar originale assunse il colore con cui oggi lo conosciamo. Inoltre anche la stagionatura può influire la colorazione e in base ai mesi si passa da giallo a arancione. Con una stagionatura di 6 mesi il colore tende all’arancione chiaro; con stagionatura di 12 mesi il colore diventa giallo dorato; infine con stagionatura massima di 20 mesi il formaggio sarà arancione intenso, più duro e compatto.
