Claudio Lippi ha deciso di rinunciare alla conduzione, in coppia con Samanta Togni, di Domenica è domenica!, rotocalco settimanale al via da sabato 13 febbraio.
Lippi, 75 anni, ha affermato: «Sono grato all’azienda e a Rai2 della proposta ricevuta, ma dopo 56 anni di carriera penso di avere il diritto di fare scelte di contenuto diverse, che vanno nella direzione di un contatto con il pubblico».
«Ho una serie di progetti, diversi dall’intrattenimento del sabato mattina, che metto a disposizione prima di tutto della Rai, il mio primo amore, ma sono pronto a realizzarli con chiunque li capirà, dalle televisioni commerciali a quelle satellitari», ha aggiunto il conduttore milaese.
Lippi si è definito un «umile clown, un portatore di sorrisi, mediatore tra telecamera e spettatori» e per questo sente di avere una grande responsabilità: «Di questi tempi, chi fa il mio mestiere, ha il compito di controbilanciare il bollettino continuo e costante di vittime del Covid, che ha invaso i palinsesti. Ci siamo scoperti un Paese abitato da virologi, ognuno dei quali ha una sua interpretazione».
I progetti nel cassetto sono diversi, «e per ora rimangono lì in attesa di capire gli sviluppi della politica, non ho fretta e non ho preclusioni».
Lippi vuole puntare sul rapporto con la gente, con la G maiuscola: «Far parlare chi ha cose da dire e non sa a chi dirle, a chi ha trovato il modo di reinventarsi. Non invento nulla, ma è un linguaggio che può essere ritrovato».
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