Ma la tavola di Natale è solo mangiare o è anche comportamento? Conta solo il cibo che metti in un mobile tondo o lungo – dipende dal numero dei familiari – con quattro piedi o c’è un “galateo della tavola del 25”? Certi tovagliati appaiono a volte come dei veri e propri quadri, che sembra quasi un peccato totale. E spesso, prima di mettersi a tavola, si fotografa quel trionfo di rosso, candele accese e altro che fa tanto festa.
Le regole generali del Galateo per apparecchiare la tavola prevedono:
- un sottopiatto, un piatto piano e un piatto da minestra uno sopra l’altro;
- a destra dei piatti ci vanno il coltello e l’eventuale coltello da pesce (con le lame verso i piatti) e un cucchiaio da minestra;
- a sinistra dei piatti si mette la forchetta e l’eventuale forchetta da pesce;
- a sinistra delle forchette si mette un tovagliolo e in alto un piattino per il pane;
- in alto rispetto al piatto ci vanno le posate da frutta e dessert (cucchiaino, forchetta e coltello più piccoli);
- a destra, sopra i coltelli e all’altezza del piattino del pane che si trova dall’altra parte si mettono i bicchieri: un bicchiere da acqua (più vicino alle posate per la frutta), un picchiere da vino rosso (in mezzo) e un bicchiere da vino bianco, più vicino ai coltelli rispetto agli altri due bicchieri;
- le bevande si mettono in apposite brocche tranne i vini pregiati;
Il cenone della Vigilia potrebbe prevedere meno pietanze del pranzo di Natale e dunque molto probabilmente occorreranno meno posate e meno piatti. Quindi, rispetto allo schema visto nel paragrafo precedente, se per esempio il piatto per la minestra non serve, non lo si mette e lo stesso vale per le posate. Anche il piattino del pane può non essere indispensabile, soprattutto se l’atmosfera è molto informale. Alcuni ospiti potrebbero preferire un cambio di forchetta a ogni portata, in questo caso, se li si conosce bene, si possono già mettere le forchette in più in fase di apparecchiatura.
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Ma al di là delle noiose regole del galateo sulla posizione di piatti, bicchieri e posate, quello che fa la differenza è la mise-en-place. Il bello, dunque, sta tutto nel decoro. Si deve prima di tutto scegliere uno stile o un colore di riferimento: rosso, rosso e verde, bianco, color oro o color argento sono i colori più indicati per il Natale. Si può usare una tovaglia ricamata sulla quale appoggiare un runner di un colore acceso. Inoltre, i più creativi, faranno molta attenzione ai segnaposti e ai portatovaglioli. È con questi piccoli particolari che si può dare un tocco personale alla tavola.
La sera della Vigilia si possono usare composizioni con candele natalizie, che sono invece sconsigliate il giorno del pranzo di Natale, visto che in quel caso è giorno. Saranno invece certamente graditi dei piccoli bouquet di fiori come i giacinti o i narcisi.
Se si hanno ospiti sia a cena sia a pranzo, è bene cambiare lo stile della mise-en-place e non “riciclare” tovaglia e tovaglioli. Ad attendere gli ospiti si può mettere a ogni posto un piccolo dono artigianale o fatto direttamente a mano dai padroni di casa. Sarà sicuramente un bel ricordo da conservare.
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