Cronaca Social

Come si formano i fossili? Una foto di un puma congelato ne mostra il principio

La fotografia, lo sappiamo, è un grande e sorprendente mezzo di comunicazione, in grado di catturare istanti memorabili, dettagli che molti avrebbero trascurato. Ma anche uno scorcio di bellezza naturale e, a volte, delle chicche, perfino drammatiche, della vita sul nostro Pianeta. È ciò che è successo qualche anno fa, quando il fotografo Ryan Peruniak immortalò una scena sconvolgente nel Parco Nazionale dei Laghi di Watertown, in Canada. Lo scatto racconta in qualche modo la formazione dei fossili che noi oggi conosciamo, provenienti spesso da moltissime migliaia di anni fa, quando non milioni.

Questa immagine, all’epoca pubblicata su National Geographic, torna ciclicamente ad essere condivisa sui social. Non ci stupisce data la sua particolarità e la sua funzione quasi educativa. Si tratta dalla foto di un puma che giace immobile all’interno di uno specchio d’acqua.

fossili ghiaccio

La foto non è la classica scena di un animale che scorrazza libero per la natura. Si direbbe tutto il contrario. L’immagine è ancora più surreale per la copertura di sedimenti che circonda il puma e che anticipa quel processo che potrebbe portare tra molto tempo alla formazione di quelli che studiamo come fossili. Il corpo del felino è gradualmente sommerso e, se la scena rimanesse inalterata così per moltissimi anni, potrebbe addirittura fossilizzarsi, diventando parte della storia geologica di questo luogo.

La foto del puma “ibernato” sotto le acque del lago rigidissime ci mostra in pratica come si formano i fossili nei millenni. Infatti, lentamente ma in maniera straordinaria, avviene questa trasformazione di creature antiche in fossili di cui la Terra diventa gelosa custode. Neanche a dirlo, nessuno di noi vivrà abbastanza per vedere se tutto questo accadrà davvero e se il puma sarà un fossile da studiare e conservare.

Lo scatto cattura un istante letteralmente “congelato” nel tempo, una scena di come questo magnifico predatore abbia lasciato il mondo dei vivi per, chi lo sa, far parte di una memoria quasi infinita del Pianeta. Quello che gli è davvero successo rimane tra l’altro un mistero che neppure il fotografo ha saputo spiegare. La sua posizione all’interno del lago è inquietante, quasi come se dormisse dolcemente ma immerso dolcemente e adagiato sul fondo.

Ryan Peruniak racconta la storia di questo scatto. “All’inizio di aprile sulle Montagne Rocciose, le maestose vette sono ancora coperte di neve, mentre le più basse, compresi i laghi e i fiumi si sono sciolti. Stavo camminando lungo la riva del fiume quando ho visto una forma scura sul fondo. Il mio primo pensiero è stato che un cervo fosse caduto nel ghiaccio così mi sono avvicinato per indagare. Fu allora che vidi la coda lunga. Mi ci sono voluti pochi istanti per capire cosa stavo guardando. Un puma in pace sul letto del fiume, vittima del ghiaccio sottile. Ho cercato di catturare il sentimento inquietante che provavo al momento come meglio potevo”.