Ha fatto discutere (e molto) la notizia del conto salatissimo per un gruppo di turisti giapponesi in gita a Venezia.
In sintesi, per una frittura mista, una bistecca e un’acqua minerale, i quattro nipponici – studenti a Bologna – hanno pagato 1.100 euro.
Per di più, tre giorni fa l’esperimento dei giornalisti de IlGazzettino.it che hanno confermato i costi elevati dell’Osteria da Luca Sas di Zhengl Cheny & C che, su Tripadvisor, ha raccolto l’83% di recensioni pessime. Per di più, il famoso sito ha deciso di pubblicare questo messaggio sulla pagina del ristorante: “A causa di un evento recente che ha attirato l’attenzione dei media e causato un afflusso di recensioni che non descrivono un’esperienza in prima persona, abbiamo temporaneamente sospeso la pubblicazione di nuove recensioni per questo profilo. Se hai avuto un’esperienza diretta presso questa struttura e vuoi lasciare un contributo, riprova a breve. Non vediamo l’ora di ricevere la tua recensione“.
Ebbene, è arrivata la punizione della Polizia Municipale di Venezia: multa da 20mila euro per il titolare del locale.
Il ristorante, tra l’altro, non aveva neanche emesso lo scontrino fiscale ma la prova incontestabile del pagamento è stata la ‘strisciata’ della carta di credito usata dagli studenti giapponesi.
Da La Nuova Venezia, inoltre, si è appreso che il titolare del locale in passato era stato fermato anche per droga.
Tuttavia, nonostante la multa salata, i carabinieri del NAS e gli ispettori dell’USL non hanno riscontrato situazioni che avrebbero richiesto la chiusura del locale.
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