Intervistato dal Corriere della Sera, Crisanti si è espresso in merito all’attuale situazione in Italia pr quanto riguarda l’emergenza Coronavirus. Il virologo a cui si deve la gestione virtuosa del contact tracing in Veneto si è pronunciato contro lo studio del Policlinico del San Matteo di Pavia che sottolinea il fatto che, allo stato attuale, la maggior parte dei pazienti senza sintomi e con il tampone positivo ha una carica virale molto bassa, tale da non poter contagiare.
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I nuovi contagi non cadono dal cielo
“Qualcuno mi deve spiegare da dove originano tutti questi nuovi contagi… Cadono dal cielo?”: così si è espresso Crisanti, facendo riferimento ai casi di Germania e Corea del Sud, dove c’è stato un ritorno di focolai. A detta del virologo, bisognerebbe parlare del fatto che il Covid-19 ha una potenzialità di diffusione spaventosa.
Per spiegare il ruolo degli asintomatici nella diffusione del virus, Crisanti ha fatto riferimento al suo studio, già entrato in letteratura medica, relativo alla situazione di Vo’ Euganeo, primo focolaio veneto di SARS-CoV-2. L’esperto ha fatto presente che circa l’80% dei 3.300 abitanti del paesino veneto ha sviluppato gli anticorpi al Coronavirus. Ha altresì specificato che 63 di loro sono risultati negativi a tutti e tre i tamponi e che si sono infettati prima del 21 febbraio, giorno in cui sono stati annunciati i primi casi nazionali.
Cristanti si è quindi chiesto chi ha portato il virus se questo circolava dalla fine di gennaio senza che nessuno ne accusasse i sintomi. Il virologo ha altresì sottolineato che, a suo avviso, il SARS-CoV-2 potrebbe essere veicolato soprattutto dai giovani, per la precisione dalla fascia di persone di età compresa tra i 20 e i 55 anni, particolarmente attiva dal punto di vista sociale e professionale.
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