Uno studio cinese dimostrerebbe che ci sono tracce di Coronavirus nello sperma dei guariti. Su un campione di 38 uomini che sono stati gravemente malati, sei sono risultati positivi a un esame spermiologico. Di questi, però, quattro erano ancora infetti.
Lo studio è stato condotto da Weiguo Zhao del People’s Liberation Army General Hospital di Pechino, e le scoperte sono state pubblicate il 7 maggio sulla rivista JAMA Network Open.
Nulla di inaspettato comunque, visto che il Covid-19 è stato trovato anche nelle feci e in altri fluidi corporei. Non è raro che i virus si trovino nello sperma. Zika ne è un recente esempio. Ad oggi pare che siano 27 in totale.

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Il Coronavirus nello sperma dei guariti non costituisce la prova che possa essere trasmesso sessualmente, a chiarirlo sono i ricercatori di Berglund. Fare certi collegamenti è ancora prematuro, infatti.
Quello pubblicato ieri, 7 maggio, arriva dopo un altro studio cinese che ha trovato tracce del Covid-19 in 34 uomini affetti da forme lievi o non molto gravi. Questa ricerca risale ad aprile, ed è stata pubblicata nella rivista Fertility and Sterility.
Amesh Adalja, ricercatrice senior presso il Johns Hopkins Center for Health Security di Baltimora, ha detto: «Il fatto che il nuovo materiale genetico del coronavirus sia stato trovato nel seme dei pazienti di sesso maschile è una scoperta importante che richiederà uno studio di follow-up».
«Sappiamo che il virus viene trasmesso attraverso le vie respiratorie, ma non abbiamo documenti che provino il contagio sessuale e non è detto che questo possa rivelarsi reale»: ha concluso.
Un importante punto di partenza, quindi, che richiede approfondimenti accurati. Dello stesso parere è Greg Poland, direttore del Vaccine Research Group presso la Mayo Clinic di Rochester, nel Minnesota.
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