In questi giorni, hanno scatenato un forte scalpore le dichiarazioni di Matteo Renzi. L’ex premier e oggi uomo simbolo del partito Italia Viva, intervistato da Avvenire, ha detto la sua sulla gestione dell’emergenza Coronavirus proponendo la riapertura delle fabbriche prima di Pasqua e quella delle scuole il 4 maggio.
“Con il Covid purtroppo dovremo convivere per lungo tempo e dovremo costruire un mondo in cui c’è una nuova normalità”: queste le parole dell’ex Primo Ministro che, con le dichiarazioni rilasciate ad Avvenire, ha suscitato la contrarietà di diversi esperti.
E ancora: “Riapriamo. Perché non possiamo aspettare che tutto passi. Perché se restiamo chiusi la gente morirà di fame. Perché la strada sarà una sola: convivere due anni con il coronavirus […] Serve un piano per la riapertura e serve ora. Le fabbriche devono riaprire prima di Pasqua. Poi il resto. I negozi, le scuole, le librerie, le Chiese. Serve attenzione, serve gradualità. Ma bisogna riaprire».
La riposta di Lopalco
Pierluigi Lopalco, epidemiologo di fama internazionale e coordinatore scientifico della task force che si occupa di gestire l’aspetto scientifico dell’emergenza nella Regione Puglia, ha sottolineato, come riportato sulle pagine di Repubblica, che aprire le scuole il 4 maggio sarebbe una follia.
Le critiche a Renzi – che ha ribadito il suo punto di vista anche nel corso di una diretta su Facebook e attraverso le sue e-news periodiche – non sono mancate anche dal mondo politico. Degna di nota a tal proposito è la posizione di Carlo Calenda, che ha definito il fondatore di Italia Viva «poco serio». Alti i toni sul fronte della Lega, dove si è parlato di «provocazione della disperazione». A commentare le affermazioni di Renzi ci ha pensato anche Roberto Burioni, che ha a suo modo risposto all’ex Premier tramite un post pubblicato sul suo profilo Twitter.
Dobbiamo cominicare a pensare a una ripresa delle nostre vite: non possiamo pensare di stare in casa al fine di rimanere in casa per sempre. Però in questo momento la situazione è ancora talmente grave da rendere irrealistico qualuque progetto di riapertura a breve.
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) March 28, 2020
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Tra gli esperti che hanno criticato le affermazioni di Matteo Renzi c’è anche Fabrizio Pregliasco, che ha sottolineato il fatto che, oggi come oggi, parlare di riapertura delle scuole è prematuro. Ha altresì fatto presente che è importante pensare al futuro ma serve molta attenzione, in quanto «questo virus non ce lo toglieremo dai piedi velocemente».
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