Sono 900 euro i soldi del fantacalcio raccolti da alcuni ragazzi di San Prisco, in provincia di Caserta. Hanno deciso di privarsene per il bene comune. Hanno deciso di aiutare i poveri della comunità, che in questo momento sono in difficoltà più del solito.

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Hanno fatto la spesa per chi è meno fortunato di loro, e spesso dimenticato, considerando la situazione di emergenza che coinvolge tutto il Paese. Non se ne sono dimenticati. Hanno pensato a loro, al fatto che avessero problemi enormi a reperire beni di prima necessità.
Le provviste, che anche noi facciamo fatica a mettere insieme (per problemi di natura pratica e perché non tutti hanno lo stipendio assicurato), sono state consegnate alla protezione civile di San Prisco. Saranno donate alle famiglie in costante difficoltà economica e a quelle che ci si trovano a causa della straordinarietà del momento.
L’idea di riempire carrelli e scatoloni con beni di prima necessità – pasta, pane, conserve, latte e biscotti – è partita da un gruppo di circa quaranta persone della città. Hanno preso i soldi del fantacalcio e li hanno destinati a una causa più che nobile. Calzedonia, Ferrari, Giovanni Rana: tutti in campo per fare la propria parte e dimostrare senso civico e solidarietà. Non sono da meno però i comuni cittadini.
«Siamo partiti circa 10 giorni fa, mentre aspettavamo il destino del campionato di Serie A. Ma ad un certo punto, vista la situazione, ci è passata la voglia di continuare e abbiamo preso questa decisione»: dice Antonio Iannaccone, tra gli ideatori dell’iniziativa.
E ancora: «In questo momento c’è il desiderio di rimanere uniti, nonostante il distanziamento forzato, e non deve mancare lo spirito di solidarietà in un momento di forte crisi economica e sociale.Voglio anche sottolineare che nel gruppo ci sono dei professionisti con partita IVA che ad oggi non stanno lavorando eppure hanno dimostrato grande spirito di amore verso il prossimo».
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