Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato per domani alle 12 il professore Mario Draghi al Quirinale.
Dopo l’incontro con Roberto Fico, il presidentre del Capo dello Stato ha affermato: «Dal momento in cui si sciolgono le Camere devono passare 60 giorni, poi altri 20 per insediare le Camere, che poi devono formare i propri uffici di presidenza. Poi bisogna formare il governo, che deve ottenere la fiducia delle Camere e poi organizzre i propri uffici. Nel 2013 passarono 4 mesi, nel 2018 5 mesi. Si tratterebbe di tenere a lungo il Paese senza un governo in pienezza di funzioni».
E ancora: «Sotto il profilo sanitario i prossimi mesi saranno quelli in cui si può sconfiggere il virus o rischiare di esserne travolti. Questo richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni e non con attività ridotta al minimo, come è inevitabile in campagna elettorale. Lo stesso vale per lo sviluppo decisivo della campagna di vaccinazioni. Sul versante sociale, peraltro, a fine marzo verrà meno il blocco dei licenziamenti, questa scadenza richiede decisioni e provvedimenti adeguati e tempestivi, molto difficili da assumere per un governo senza pienezza di funzioni, in piena campagna elettorale».
Inoltre, «entro il mese di aprile va presentato alla Commissione europea il piano per l’utilizzo dei fondi europei ed è fortemente auspicabile che questo avvenga prima della data di scadenza. Perché quegli indispensabili finanziamenti vengano impegnati presto. Prima si presenta il piano, più tempo abbiamo per il confronto con la commissione. Questa ha due mesi di tempo per discutere il piano con il nostro governo, con un mese ulteriore per il consiglio europeo per approvarlo. Occorrerà quindi successivamente provvedere tempestivamente al loro utilizzo per non rischiare di perderli».
Mattarella ha detto: «Un governo con attività ridotta non sarebbe in grado di farlo. Per qualche aspetto neppure potrebbe e non possiamo permetterci di mancare questa occasione fondamentale per il nostro futuro».