Innocent Oseghale continua a professarsi innocente, nonostante sul corpo di Pamela Mastropietro siano state rinvenute dai RIS tracce del suo DNA.
L’ultima sua dichiarazione in merito è stata affidata ad uno dei suoi legali, l’avvocato Umberto Gramenzi.
“Sono uscito per vendere marijuana – ha confessato all’avvocato – ad una persona che mi aveva chiamato. La ragazza l’ho lasciata viva a casa, con Desmond; quando circa 3-4 ore dopo sono tornato a casa sono tornato e l’ho trovata già dentro le valige“.
Il nigeriano, dunque, non solo si dice estraneo all’omicidio, ma afferma anche di non aver nemmeno assistito al delitto e allo scempio del corpo della 18enne.
“Mi ha detto – ha dichiarato l’avvocato – che la ragazza era stesa sul letto, dopo aver assunto eroina, e che, sebbene non stesse bene, si stava comunque riprendendo. L’altro, Desmond Lucky (anche lui in carcere, ndr) era invece steso sul divano. Non c’era nessun altro“.
Che sia vera o meno questa versione, permangono ancora dubbi sul fatto che l’assassinio possa essere stato compiuto da un’unica persona: la precisione chirurgica con cui la ragazza è stata sezionata, l’estrema accuratezza nella pulizia sia del corpo della 18enne che dell’abitazione di via Spalato fanno supporre che ci sia più di una mano dietro questo orrore.
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