Le tre vittime del disastro ferroviario di Seggiano di Pioltello sono tutte donne: Pierangela Tadini, Giuseppina Pirri e Ida Maddalena Milanesi.
Pierangela Tadini aveva 51 anni ed era originaria di Caravaggio (Bergamo). La donna era in compagnia della figlia 18enne che è stata trasportata in ospedale.
Giuseppina Pirri aveva 39 anni, era nata a Cernusco sul Naviglio (Milano), ma viveva con la famiglia a Capralba (Cremona). Prendeva tutte le mattine il treno regionale Trenord 10452 per andare a lavorare in una società di recupero crediti di Sesto San Giovanni. Al momento del deragliamento era al telefono con la madre che le ha subito detto di scappare. Ma Giuseppina non ci è riuscita. “Sono andato sul luogo – ha raccontato il padre al ‘Corriere’ – ed era ancora incastrata dentro al treno e poi mi hanno detto che non ce l’ha fatta”.
Maddalena Milanesi, invece, aveva 61 anni, era originaria di Caravaggio ed era un dirigente medico dello staff di radioterapia dell’istituto Neurologico Besta di Milano. Si era laureata in medicina all’università degli studi di Milano e specializzata in radiologia, neurologia e neurologia oncologica.

Fra i passeggeri in gravi condizioni c’è anche Daniela Sassi figlia 38enne del sindaco di Ricengo (Cremona) Ernestino Sassi.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’incidente che ha poi provocato il deragliamento sarebbe avvenuto circa un chilometro prima della stazione di Pioltello. In quel punto (tecnicamente chiamato ‘punto zero’) tre carrozze sono uscite dai binari continuando la loro corsa fino a quando una ha colpito quattro pali. L’ultimo palo è stato quello che ha fermato la carrozza causando la tragedia. Le tre vittime viaggiavano proprio sul vagone che ha impattato i pali e che è stato il primo a deragliare.