Cronaca Social

Dieta mediterranea, un nuovo studio rivela i tanti e diversi benefici

Sono stati resi noti ulteriori benefici della dieta mediterranea e che sono emersi in un nuovo studio. Cereali, frutta, legumi e poca carne: sarebbe questo il centro della dieta che fa bene alla salute. Nuovi studi rivelano che ridurrebbe persino i rischi di demenza e disturbi cardiovascolari. La ricerca è arrivata sulla rivista “BMC Medicine” e anche sul “Guardian”.

Il nuovo studio evidenzia dei benefici che erano rimasti ancora nascosti e non ricercati nella dieta mediterranea. La dieta, quella che noi italiani conosciamo bene, non esiste in quanto “pacchetto alimentare” da seguire, ma è piuttosto un equilibrio di elementi che culturalmente sono presenti da diverso tempo nell’Europa meridionale.

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Sappiamo che è amata in tutto il mondo e parliamo di un ricchezza di noci, verdure, cereali integrali e frutti di mare. Il rischio di demenza sarebbe diminuito anche di un terzo. Molti alimenti a base vegetale possono avere un «effetto protettivo» contro la demenza, indipendentemente dalla predisposizione genetica. Ma non è finita qui.

A spiegare i risultati dell’indagine è una delle sue autrici, Janice Ranson, ricercatrice presso l’università di Exeter, nel Devon in Inghilterra. La studiosa precisa che i dati ottenuti in “questo ampio studio basato sulla popolazione sottolineano i benefici a lungo termine per la salute del cervello derivanti dal consumo di una dieta mediterranea, che è ricca di frutta, verdura, cereali integrali e grassi sani”.

Continua la ricercatrice senior, “è probabile che questa sia una scelta di stile di vita vantaggiosa per le persone che cercano di fare scelte alimentari sane e ridurre il rischio di demenza”. Per Ranson, “i futuri sforzi di prevenzione della demenza potrebbero andare oltre i consigli generici di una dieta sana e concentrarsi sul sostegno alle persone per aumentare il consumo di alimenti e sostanze nutritive specifici, che sono essenziali per la salute del cervello”.

Può divenire un importante passo in avanti per la scienza. Oliver Shannon, un altro autore dello studio, docente di nutrizione umana e invecchiamento all’università di Newcastle ne sottolinea l’importanza. Ha ricordato: “la demenza ha un impatto sulla vita di milioni di persone in tutto il mondo. Attualmente ci sono opzioni limitate per il trattamento di questa condizione”. Per questo motivo, le prevenzione è importantissima.

La nuova ricerca si basa sui dati di oltre 60mila individui. Si è misurata l’aderenza alla dieta mediterranea nell’arco di un decennio e si è studiata l’incidenza dei casi di demenza. Nei soggetti che seguivano rigorosamente una dieta mediterranea è stato riscontrato un rischio inferiore del 23% di sviluppare la condizione.

Si ribadisce, però, necessità di ulteriori approfondimenti. Bisognerebbe infatti includere persone con un patrimonio genetico ben differente dagli autoctoni da generazioni in Europa. ricerca anche persone di origine nera, asiatica e di minoranze etniche, includendo anche le comunità che hanno stigmatizzato la demenza.