Sebbene da sempre sia stato inteso come un settore estremamente tradizionalista, anche in virtù delle delicate azioni e responsabilità connesse, oggi le banche hanno dovuto “cedere” completamente – e con successo – alla digitalizzazione.
Si tratta di un processo inevitabile per qualunque ambito, certo, ma che per il settore bancario ha sortito una rivoluzione estremamente positiva, di natura non solo culturale, ma proprio in relazione alle strategie di business da adottare. Tutto ciò, ovviamente, a vantaggio del cliente, che può contare – e potrà farlo sempre più in futuro – su una gestione dei propri conti, documenti e pagamenti da operare in maniera semplificata e rapidissima.
La necessità di stare al passo con i tempi ha ridefinito il modo di ciascuno di noi di compiere tutta una serie di azioni quotidiane: basti pensare a tutto ciò che si può fare oggi con il proprio smartphone, cose che fino a ieri richiedevano tempo e processi e che ora, invece, sono a portata di ‘click’. La possibilità di impiegare un semplice smartphone per gestire le proprie finanze, fare un bonifico o comprare titoli azionari ha semplificato, e non di poco, la vita dei consumatori.
Proprio in relazione allo smartphone e al processo di digitalizzazione dei servizi bancari si è espresso anche Ignacio Julia Vilar, head of ING Model Bank, la banca olandese che fin dal suo lancio si è avvalsa dell’home banking.
Vilar spiega che il futuro di ING è legato sempre più allo smartphone, il quale non sarà più solo uno dei mezzi possibili per la gestione delle proprie finanze, ma quello esclusivo. C’è in atto un preciso studio che va in direzione del “mobile-only”, un modello intuitivo, personalizzato e smart che interesserà l’uso delle piattaforme ING presenti in Spagna, Francia, Repubblica Ceca e, naturalmente, in Italia.
In tale frangente, acquisterà sempre più valore e importanza l’ING app, già ampiamente utilizzata dai clienti, ma che presto subirà delle variazioni importanti. Di fatto, sarà ridisegnata non solo l’interfaccia utente disponibile attualmente, ma l’intera struttura, con attenzione particolare ai servizi e ai prodotti offerti. Si punterà tutto sulla regola delle 3C, ovvero Customer, Culture e Connection, offrendo al cliente un sistema semplice, ma non banalizzato, nell’ottica di un adeguato livello di personalizzazione ormai necessario allorché si parla di servizi digitali.
Ad oggi, precisa Vilar, il 25% dei clienti ING si collega esclusivamente da smartphone, quota aumentata del 10% in soli 2 anni, e se si guarda indietro nel tempo ai passati 5 anni, la percentuale sale al 22%. Dunque, nel futuro immediato, la quota è destinata a salire progressivamente e ciò è confermato anche dalle statistiche generiche, che vedono una percentuale del 67% di italiani che effettuano operazioni bancarie (anche) da mobile.