Il giorno dopo la terribile notizia della morte di Dolores O’Riordan, che ha sconvolto gli appassionati di musica di tutto il mondo, è emerso un particolare triste ed inquietante.
Dolores, infatti, è stata trovata senza vita nella sua stanza di hotel a Londra, in Park Lane, alle 9,05 del mattino di ieri, lunedì 15 gennaio.
La voce e la chitarrista dei Cranberries soffriva di depressione.
Sulle cause della morte di Dolores c’è il massimo riserbo da parte dei familiari ma non si può non pensare a quanto dichiarato dall’artista nel 2014.
La cantante – madre di tre figli: Taylor (20), Mollie (16) e Dakota (12) – ammise di soffrire di anoressia e di avere tentato di togliersi la vita:
“È un problema che ho iniziato ad avere all’inizio dell’età adulta, si manifesta con alcuni comportamenti e disturbi di varia natura come quelli alimentari. Ho avuto anche dei crolli psicologici e vari episodi di depressione“, raccontò al Belfast Telegrah.
“Ho provato anche ad andare in overdose lo scorso anno – disse la cantante – penso di aver deciso di restare, alla fine, per i miei figli“.
Perché questa tristezza?
Per quattro anni, quando Dolores era bambina, è stata vittima di abusi sessuali da una persona di fiducia. Aveva solo 8 anni.
Una brutale ferita che la cantante irlandese si è portata con sé per tutta la sua vita.