Una donna di 49 anni, Lidia Peschechera, è stata trovata morta in casa ieri pomeriggio, mercoledì 17 febbraio, in un appartamento di via Depretis, a Pavia.
Nelle prime ore di oggi, i carabinieri hanno sottoposto a fermo una persona, gravemente indiziata dell’omicidio. La donna, che era separata dal marito, è stata trovata morta nel bagno della sua abitazione. A dare l’allarme era stata un’amica, che non la sentiva da qualche giorno.
Il datore di lavoro aveva, inoltre, ricevuto alcuni messaggi ricevuti dal telefono della donna, che gli erano apparsi sospetti al punto che aveva interpellato l’ex coniuge di Lidia e insieme si erano recati presso la sua abitazione, senza però ottenere risposta.
Temendo il peggio, hanno avvisato il 118 e i vigili del fuoco, che hanno forzato la serratura della porta d’ingresso, chiusa a chiave. Soltanto dopo aver sfondato una finestra sono riusciti ad entrare. Una volta all’interno, la macabra scoperta: il corpo di Lidia senza vita era nella vasca da bagno, coperto da un asciugamano e in stato di decomposizione.
In manette è finito un 28enne, Alessio Nigro, con cui, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la donna aveva una relazione. Da qualche tempo il ragazzo, con problemi di alcolismo e senza fissa dimora, viveva a casa della vittima. Ultimamente aveva manifestato comportamenti violenti, tanto che Lidia aveva confidato a un’amica di volerlo allontanare da casa.
Il 28enne ha confessato l’omicidio: ha raccontato di aver strangolato la convivente nella vasca da bagno, continuando a vivere nell’abitazione fino al 15 febbraio. Ha poi ammesso di aver utilizzato il cellulare della vittima per scrivere dei falsi messaggi al datore di lavoro, con lo scopo di non allarmarlo per l’assenza della dipendente. In questi giorni ha anche prelevato somme di denaro dal conto corrente di Lidia. Arrestato, il 28enne è finito in carcere a Pavia. Per lui l’accusa è di omicidio volontario aggravato.
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