La frittura è una tra le modalità di cottura degli alimenti più amate, tanto buona e gustosa, quanto malsano. Ma una volta fritto, dove va buttato l’olio di frittura? Assolutamente non deve essere buttato nello scarico del lavandino, nel wc o nell’umido. Il suo smaltimento deve essere specifico, scopriamo come.

Smaltire l’olio di frittura nel modo errato può essere un grande rischio, infatti si rischiano multe che vanno dai 1000 ai 1550 euro. Per evitare ciò, segui attentamente quanto riportato in questo articolo e non potrai sbagliarti. L’olio di frittura rientra infatti tra i rifiuti speciali, per cui necessita di essere eliminato nel modo corretto, secondo quanto stabilito dalla legge.
L’olio è molto pericoloso poiché va ad inquinare notevolmente l’ambiente, se smaltito senza seguire le procedure giuste. Questo non va rilasciato nei terreni o nelle fogne perché, una volta a contatto, crea una patina oleosa che impedisce agli esseri viventi di assorbire le sostanze nutritive, essenziali per la sopravvivenza.

La cosa da sottolineare è che l’olio, una volta usato per la frittura, cambia la sua struttura totalmente. Rilascia tutte le sostanze inquinanti derivate dalla carbonizzazione dei residui alimentari. Questo olio va a galleggiare sulle acque delle fognature per la sua densità, andando ad incrementare l’inquinamento.
Come smaltire l’olio di frittura
Lo smaltimento segue una legge ben precisa che afferma “TUTTE LE ATTIVITÀ DI RISTORAZIONE CHE PRODUCONO OLI VEGETALI DI FRITTURA O OLI PER CONSERVAZIONE DI ALIMENTI, PRODUCONO DEI RIFIUTI SPECIALI E DEVONO QUINDI RISPETTARE DEGLI OBBLIGHI BEN PRECISI“, per cui è richiesta un’attenzione speciale.

La cosa giusta da fare è rivolgersi ad un’azienda autorizzata che si occupa del ritiro dei rifiuti speciali. Il tutto viene controllato e registrato da documentazioni apposite. Per cui bisogna segnarsi quanto olio viene consumato, raccoglierlo in contenitori appositi, contattare l’azienda responsabile, inserire i dati nel FIR (Formulario di Identificazione di Rifiuto), farsi rilasciare la documentazione che attesta lo smaltimento sicuro e secondo la legge.
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