Cronaca Social

Dove è nato Gesù? A Betlemme o a Nazareth?

Visto che i politici non lo sanno, facciamo chiarezza.

«Dove è nato Gesù?». L’inviata de Le Iene Sabrina Nobile lo ha chiesto ad alcuni politici italiani, ma nessuno è riuscito a rispondere in modo corretto.

«A Nazareth? A Gerusalemme?», affermano imbarazzati i parlamentari quando capiscono che la località non è quella esatta.

Alcuni addirittura scappano, mentre il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede cerca con indifferenza di allontanare l’inviata del programma di Italia 1 rispondendo: «Sto facendo una foto». La situazione non migliora quando la iena ha chiesto i nomi dei Re Magi, e il perché Gesù viene detto “di Nazareth”.

La deputata di Fratelli d’Italia e sindaco di Argentera, Monica Ciaburro, ha risposto «A Gerusalemme».

Una gaffe clamorosa per la parlamentare di casa nostra, che sulla sua pagina Facebook si è giustificata con un post ironico. «Scappava da Erode, Maria e Giuseppe lo portarono in Egitto, per poi tornare a Nazareth. Pazzesco come abbia potuto dire due volte Gerusalemme quando invece volevo dire Betlemme e Nazareth. I troppi pensieri e l’avere tempi sempre serratissimi, durante una intervista con Sabrina Nobile (vera simpatica iena, che alla sesta domanda mi fa fare pasticci su Gesu’ Bambino). P.S. ho già chiesto scusa a Lui nelle mie preghiere. Buon Natale a ‘Le Iene’».

Peccato che, come si suol dire, la toppa sia più grande del buco. Betlemme, indicata dalla produzione di Italia Uno come la risposta esatta si trova in Cisgiordania, regione della Palestina, non certo in Egitto. È probabile che la Ciaburro, per la fretta, si sia espressa male. Il riferimento della parlamentare è probabilmente alla ‘fuga in Egitto’ di Giuseppe e Maria dopo aver appreso che re Erode intendeva far uccidere i bambini della zona. L’episodio, contenuto nel Vangelo di Matteo, è però successivo alla nascita di Gesù, ma torniamo al luogo di nascita.

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E allora facciamo chiarezza per tutti.

L’imperatore romano Cesare Augusto ha emanato un decreto secondo cui tutto il popolo deve essere censito. Quindi Giuseppe, insieme a Maria, deve tornare al suo luogo di nascita, Betlemme, una città a sud di Gerusalemme.

A motivo di questo censimento, Betlemme è affollata. Giuseppe e Maria non trovano un posto in cui stare, quindi sono costretti ad alloggiare in una stalla, un luogo destinato a ricovero di asini e di altri animali. È proprio qui che nasce Gesù. Maria lo avvolge in fasce e lo pone in una mangiatoia, dove di solito si mette il foraggio per gli animali.

Dietro al decreto emanato da Cesare Augusto c’è sicuramente l’intervento di Dio. Grazie a questo censimento, infatti, Gesù nasce a Betlemme, la città natale del re Davide, suo antenato. Le Scritture avevano predetto molto tempo prima che il Governante promesso sarebbe nato proprio in quella città (Michea 5:2).

Questa è davvero una notte straordinaria! Un intenso bagliore avvolge un gruppo di pastori che si trova all’aperto, nei campi. Durante questa manifestazione della gloria di Geova, un angelo di Dio si rivolge ai pastori dicendo: “Non abbiate paura, perché, ecco, vi annuncio la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà. Oggi infatti nella città di Davide vi è nato un salvatore, che è Cristo il Signore. Questo sarà il segno per voi: troverete un bambino avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia”. All’improvviso appaiono molti altri angeli, che dicono: “Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e sulla terra pace fra gli uomini che egli approva!” (Luca 2:10-14).

Maria, Giuseppe e i pastori guardano Gesù adagiato nella mangiatoia, poco dopo la sua nascita
Non appena gli angeli se ne vanno, i pastori si dicono l’un l’altro: “Dobbiamo assolutamente andare a Betlemme a vedere quello che è accaduto e che Geova ci ha fatto sapere” (Luca 2:15). Partono subito e trovano il bambino appena nato, Gesù, proprio nel luogo che è stato loro indicato. Quando i pastori riferiscono ciò che ha detto l’angelo, tutti si meravigliano; e Maria custodisce queste parole, traendone conclusioni nel suo cuore.

Oggi molti credono che la nascita di Gesù sia avvenuta il 25 dicembre. Nella zona intorno a Betlemme, però, durante questo mese piove, fa freddo e a volte perfino nevica. Difficilmente dei pastori e le loro greggi avrebbero passato la notte all’aperto in quel periodo dell’anno. Inoltre, con tutta probabilità l’imperatore romano non avrebbe chiesto a un popolo già incline a ribellarsi di viaggiare per giorni nel bel mezzo dell’inverno per farsi registrare. Gesù nacque probabilmente in ottobre, quando il clima era più mite.

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