Denuncia di essere stata stuprata da uno straniero nel bagno del parcheggio del centro commerciale, ma le prime indagini non confermano la veridicità del racconto.
Secondo quanto racconta il “Corriere Adriatico”, l’episodio di violenza sarebbe avvenuto nel bagno del parcheggio seminterrato del centro commerciale Miralfiori: una trentenne ha denunciato ai carabinieri il presunto stupro subito da un 40enne tunisino. L’uomo è stato immediatamente rintracciato, ancora nell’ipermercato, e fermato dai militari dell’Arma, ma si è difeso spiegando che il rapporto sarebbe stato consensuale.
Secondo alcune testimonianze ed alcune immagini dell’impianto di videosorveglianza, però, i due sarebbero stati visti entrare insieme nel bagno per uscirne poco dopo, ancora insieme e con aria tranquilla. La donna si trova al momento all’ospedale San Salvatore per accertamenti, mentre proseguono serrate le indagini dei carabinieri.
Una recente statistica Istat sostiene che appena il 7% per cento degli stupri viene denunciato, vuol dire che migliaia di episodi rimangono impuniti. Le donne hanno paura, visto che molto spesso la violenza la subiscono in famiglia. Oppure si vergognano, comunque temono le conseguenze. La conferma è nei dati forniti dal Viminale: tra gennaio e giugno del 2017 sono state commesse 2.333 violenze carnali, nello stesso periodo del 2016 furono 2.345.
Basso anche il numero delle persone denunciate o arrestate: 2.438 nei primi sette mesi di quest’anno. Tra loro, 1.534 italiani e 904 stranieri. Un dato che – come chiariscono investigatori e analisti – si deve però rapportare al numero degli abitanti e dunque all’incidenza percentuale rispetto alla popolazione. Nel 2016 sono stati 2.383 con una divisione che è rimasta pressoché invariata: 1.474 italiani, 909 stranieri.