Emilio Fede è un fiume in piena: «Ho fatto una caduta nel mio condominio, a Milano 2, che mi ha letteralmente massacrato», ha dichiarato l’ex direttore del Tg4, «la strada ha una pavimentazione pietrosa con spazi tra una pietra e l’altra. E io sono inciampato finendo in ospedale con danni notevoli alle gambe e al viso dove ho riportato ferite e tumefazioni, rischiando di perdere un occhio. Sono stato due giorni ricoverato al San Raffaele e domani devo tornarci per un intervento al naso causato dalla caduta. Non mi importa del risarcimento economico che devolverò in beneficenza ma voglio che l’amministratore sia chiamato in causa penalmente. Voglio che sia condannato. Troppe persone sono cadute, oltre me».
Emilio Fede, tornato a casa dall’ospedale San Raffaele, parla dell’accaduto. «Anche lo scorso anno sono inciampato facendomi male. Allora sono stato risarcito con 6.800 euro perché è stata riconosciuta la colpa dell’amministratore. La strada, però non è stata riparata – racconta Fede – Ecco perché dico che questa volta quello che mi preme è la condanna penale dell’amministratore del condominio. Ho già parlato con il mio avvocato penalista Giuseppe Toraldo di Napoli che ha seguito la vicenda della prima caduta e ora seguirà questa».
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Emilio Fede sta scontando nella sua casa di Segrate la condanna a 4 anni e 7 mesi per il caso Ruby bis ed è caduto durante gli orari di uscita che gli sono concessi. «Temo di morire ai domiciliari, ma non me lo merito. Come passo le mie serate? Da solo, al massimo mi cucino gli spaghetti», dice. E aggiunge: «Mia moglie è a Napoli, ha problemi di salute e non è in grado di venire a Milano. Io non posso vederla, non mi danno il permesso. Avevo chiesto la possibilità di andare a Napoli solo 48 ore per abbracciarla e me l’hanno negata, ma vi rendete conto? È una crudeltà… Mi auguro solo che chi mi ha messo in questa condizione non abbia da rispondere alla sua coscienza».
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E a proposito della moglie di Emilio Fede, le è stato attribuito un virgolettato contro Silvio Berlusconi. «Non vuole avere grane, pensa solo per sé. Tanto lui è deputato europeo, chi lo tocca? Mi chiede se è stato ingrato? Sì, penso che si potrebbe dire così», avrebbe dichiarato Diana De Feo, che ha smentito l’affermazione in una nota: «Ero solo preoccupata che nessuno era andato a trovare Emilio in ospedale. Devo molto a Berlusconi per definirlo un ingrato».
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