Gli studiosi sono preoccupati del rischio che possa sopraggiungere una epidemia di ritorno. A spiegare di cosa si tratta nel dettaglio è Pier Luigi Lopalco, che parla di un ritorno alla normalità non prima della stagione estiva.
«Sarà lunga e, anche a fronte di un calo dei nuovi casi di contagio, il rallentamento delle misure andrebbe fatto con estrema cautela. Non sicuramente nell’arco dei prossimi mesi»: afferma l’epidemiologo. L’estate, quindi: «Potrebbe essere il punto di svolta per lo stop della norma che impone di rimanere a casa. Le misure vanno mantenute fino a quando tutti i focolai sono spenti».
L'inquinamento fa male, ma con #COVID19 ho paura che c'entri poco. Non pensate che l'aria fresca possa fermare il contagio: il virus corre con le nostre gambe, non con i PM10 https://t.co/JXaFdRpoVl
— Pierluigi Lopalco (@ProfLopalco) March 19, 2020
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E poi continua: «Il rischio di una epidemia di ritorno, anche dopo un periodo di assenza di nuovi casi come per il comune di Vo’ Euganeo, esiste, ed è alto». Il Coronavirus è quindi un nemico difficile da debellare e non bisogna abbassare la guardia.
Pier Luigi Lopalco è professore di Igiene all’Università di Pisa e responsabile epidemiologia nella task force per l’emergenza Coronavirus in Puglia. Nel caso di Vo’, chiarisce: «La segnalazione di un nuovo caso, dopo giorni di assenza, potrebbe essere legata ai movimenti o al peso degli asintomatici».
Modello Corea del Sud non vuol dire tamponi a tappeto. La strategia di contact tracing e diagnosi avviata in Italia è la più razionale ed adatta alle nostre esigenze epidemiologiche. Non va cambiata #COVID2019italia #TamponiATappeto https://t.co/mewg3bDUXr
— Pierluigi Lopalco (@ProfLopalco) March 21, 2020
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«Prima di Pasqua non si esce di casa. Comunque, se ci va bene, si parla di dopo Pasqua». Le misure di contenimento non andrebbero revocate prima di questa data. Il Covid-19 va sconfitto una volta per tutte, senza il rischio che possa ritornare e causare altre vittime.
Pier Luigi Lopalco fa anche un appello ai pugliesi: «Vi prego restate chiusi in casa. In Puglia il numero di nuovi casi è da qualche giorno costante. Sono giorni preziosi che ci permettono di preparare al meglio la risposta. Vi prego restate chiusi in casa».
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